Cilento

Altavilla Silentina, scontro in maggioranza. Di Masi lascia e rimette la delega alla Comunità Montana

"Non sono ricattabile e ho sempre governato con responsabilità", la replica del sindaco Cembalo

Redazione Infocilento

10 Febbraio 2025

Cembalo - Di Masi

E’ scontro in maggioranza ad Altavilla Silentina. Solo due giorni fa il consigliere, Sergio Di Masi, ha diffuso un messaggio in cui ha comunicato una decisione che egli stesso ha definito dolorosa, ma necessaria: “Dopo una lunga e attenta riflessione ho deciso di lasciare la maggioranza che governa il nostro comune. Lo faccio con profondo rammarico, ma con la consapevolezza di aver lavorato per il nostro territorio senza cercare vantaggi personali. Sono entrato in politica con un’idea chiara: promuovere un piano di sviluppo concreto capace di dare nuova linfa al nostro territorio, ma mi sono trovato osteggiato e non dagli avversari, sarebbe stato normale, ma da chi doveva essere mio alleato, il sindaco in primis” ha fatto sapere nel suo lungo messaggio Di Masi.

Le motivazioni

Sono diversi gli argomenti che Di Masi, nel suo intervento pubblico, ha affrontato evidenziando di essere in disaccordo sul modo di gestirli della maggioranza: “Il trasferimento nella piazza principale del mercato domenicale aveva dato nuova linfa al centro di Altavilla, eppure è ritornato dove era all’inizio, a danno del centro”, ha affermato. Fu proprio Di Masi a proporre il trasferimento del mercato e nel messaggio non sono mancati gli attacchi alla CRESET, la società per la gestione integrata
della riscossione delle entrate dell’ente: “Tutti devono pagare le tasse, ma la CRESET massacra i cittadini, causando disagi enormi ai contribuenti e quando ho alzato la voce per questo non sono stato ascoltato” ha lamentato Di Masi menzionando anche la questione Bosco Chianca per cui ha accusato il sindaco di non aver ascoltato i cittadini che si opponevano al taglio degli alberi, citando gli gli interventi non effettuati presso l’incrocio San Martino e l’incapacità dell’ente di acquisire degli appartamenti che un residente voleva donare al Comune che, a sua volta, avrebbe potuto mettere a disposizione delle associazioni, progetto, stando alle parole di Di Masi, poi dimenticato.

Le proposte

Di Masi non ha mancato di nominare la “questione sicurezza”: “Ho proposto l’installazione di videocamere di sorveglianza anche attraverso l’utilizzo di fondi comunali e senza attendere i finanziamenti pubblici, ma nessuno mi ha ascoltato” ha continuato il consigliere che, nell’ultima parte del suo discorso ha raccontato dei motivi per cui ha riconsegnato le deleghe alla Comunità Montana: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda gli Interventi Territoriali Integrati, a cui ho dedicato due anni e mezzo della mia vita, insieme alla Comunità Montana e agli altri 13 comuni che ne fanno parte: si tratta di interventi strategici che consentono ai comuni di avere dei professionisti capaci di guidarci nell’iter per avere progetti e quindi finanziamenti, tutto a costo zero per le amministrazioni. Nei giorni scorsi è uscito un bando importante e i professionisti ci hanno detto che era l’occasione per un progetto strategico per il nostro piano territoriale: la realizzazione della passante al Centro Storico di cui si parla da quarant’anni. Si tratta di una strada che avrebbe reso il centro storico più accessibile, attrattivo e pronto per l’ospitalità diffusa, un progetto da 15milioni di euro se comprendiamo i capitali privati, il sindaco, senza accettare consigli, ha sostenuto un progetto minore, dimostrando ancora una volta la mancanza di una visione strategica” ha tuonato Di Masi augurandosi che ad Altavilla possa nascere presto un nuovo movimento capace di interpretare al meglio le esigenze della comunità.

La posizione del sindaco

“Non sono ricattabile e ho sempre governato con responsabilità, per esempio, riguardo alla passante del Centro Storico non c’erano beni comunali dismessi e abbiamo agito come hanno fatto altri comuni che presentano le nostre stesse condizioni. Ancora, la Creset ha chiesto i pagamenti a chi non aveva ottemperato come emerso dagli accertamenti e potrei smontare tutte la accuse. Non sono mai stato ricattabile perché amministro, da tempo, per passione e per il bene di Altavilla Silentina, non per interessi personali” ha risposto, dal suo canto, il primo cittadino Franco Cembalo, raggiunto, telefonicamente, da InfoCilento.

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