Il 7 settembre segna l’anniversario della scomparsa di Don Armando Borrelli, storico parroco di Agropoli, venuto a mancare nella serata di mercoledì 7 settembre 2005 dopo una lunga malattia. Guida spirituale della comunità dal 1968 al 1999, Don Armando ha lasciato un’impronta profonda nella vita religiosa e sociale del centro cilentano.
Una presenza discreta e costante
Per oltre trent’anni ha accompagnato i fedeli con una presenza silenziosa ma incisiva. Uomo mite e riservato, si definiva “un soldato semplice della fede”. Era facile incontrarlo per le vie del centro, spesso nei pressi del ristorante di famiglia, dove si intratteneva con chiunque avesse bisogno di una parola gentile o di un consiglio.
Un esempio di bontà e dedizione
Durante l’omelia funebre, il Vescovo Favale lo ricordò come “un edificante esempio di squisita bontà”. Don Armando aveva 77 anni ed era stato insignito del titolo di Monsignore per nomina papale. Titolare della parrocchia di Santa Maria delle Grazie, fu anche docente di greco, latino, lettere e filosofia, contribuendo alla formazione culturale di numerose generazioni.
Un’eredità che vive nella pietra e nel cuore
Tra le sue opere più significative si annoverano il rifacimento e la ristrutturazione della Chiesa della Madonna delle Grazie, in piazza della Repubblica, completata nei primi anni Novanta, e la costruzione della Chiesa di Sant’Antonio a Muoio. Interventi che testimoniano il suo impegno concreto per la comunità e il suo amore per il patrimonio spirituale e architettonico del territorio.
Don Armando Borrelli continua a vivere nel ricordo di chi lo ha conosciuto, nella memoria collettiva di Agropoli e nelle pietre delle chiese che ha contribuito a edificare.