«Agropoli ha un’occasione da non perdere». Con queste parole, l’ex sindaco Adamo Coppola ha riacceso la discussione pubblica sul futuro del centro cittadino, proponendo una riflessione profonda sul destino di Corso Garibaldi e piazza Vittorio Veneto, oggi isola pedonale.
In un lungo post pubblicato sui social, Coppola non si limita alla critica verso l’attuale amministrazione guidata da Roberto Mutalipassi, ma rilancia con proposte concrete: rigenerare il centro con una visione strategica, incentivare attività commerciali innovative, valutare la gestione pubblica dei locali sfitti ed esplorare nuove formule di accessibilità, inclusa la possibilità di riaprire alcune zone centrali al traffico veicolare.
Una città che cresce, ma il commercio arranca
Il contesto descritto da Coppola è quello di una città in espansione, che supera i 32.000 abitanti effettivi e si trasforma in una metropoli balneare durante l’estate, grazie a un bacino di utenza che supera le 200.000 persone includendo le vicine Capaccio Paestum e Castellabate. Tuttavia, a fronte di questi numeri, il commercio nel centro fatica a decollare. Vetrine vuote, attività che chiudono, e un certo disincanto tra gli operatori del settore. La pedonalizzazione, un tempo vista come simbolo di modernità e vivibilità urbana, oggi viene messa in discussione da chi teme che abbia finito per isolare la zona.
Riaprire (parzialmente) al traffico: una provocazione o una soluzione?
Tra le ipotesi avanzate c’è quella più audace: valutare la riapertura al traffico, anche solo in maniera parziale (limitatamente ai mesi invernali) e controllata, di piazza Vittorio Veneto e del centralissimo Corso Garibaldi. L’obiettivo? Restituire vitalità commerciale alla zona, aumentare il flusso di clienti e ridurre la percezione di “vuoto” urbano. A sostegno della proposta, Coppola suggerisce anche una riorganizzazione dei parcheggi e incentivi mirati per nuove aperture, come temporary store, ristoranti e botteghe artigianali.
Gestione pubblica degli spazi: un nuovo modello?
Un altro punto centrale della visione di Coppola è la possibilità per il Comune di subentrare nella gestione diretta degli immobili commerciali sfitti, in modo da selezionare con cura le attività da insediare, evitando – sottolinea – un’omologazione dell’offerta con negozi generalisti o privi di identità. Una regia pubblica, dunque, capace di stimolare l’imprenditorialità giovanile e attrarre investitori con progetti innovativi.
Il dibattito è aperto
La proposta divide. Da un lato, c’è chi teme che un ritorno delle auto possa compromettere la qualità della vita e il decoro del centro storico, dopo anni di sforzi per renderlo più a misura di pedone e turista. Dall’altro, c’è chi intravede in questa proposta una via concreta per combattere la desertificazione commerciale e restituire centralità al cuore urbano di Agropoli. Proprio di questi giorni è la scelta in tal senso del comune di Vallo della Lucania che ha previsto la riapertura al traffico del centro cittadino dopo anni di ztl.