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Falcone e Borsellino, nel Cilento il ricordo e la memoria a 26 anni dalla loro morte

“Gli studenti dell’Istituto “G.Patroni “ di Pollica protagonisti della Giornata della legalità.”

A cura di Chiara Esposito Pubblicato il 23 Maggio 2018
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Sono passati 26 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio  in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino, eppure il loro fervido ricordo vive nella memoria dell’Italia e degli italiani.

InfoCilento - Canale 79

Sabato 23 maggio 1992, ore 17:56, al chilometro 5 della A29, nei pressi dello svincolo Capaci-Isola delle Femmine 5 quintali di esplosivo squarciano l’asfalto e spazzano via le auto sulle quali viaggiano Giovanni Falcone e la sua scorta.  Muoiono il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.

57 giorni dopo, domenica 19 luglio, ore 16:58 in via Mariano D’Amelio 21, a Palermo, in piena città, 90 kg di esplosivo fanno saltare in aria una Fiat 126 rubata. Auto distrutte, fiamme alte, fumo nero intenso, case danneggiate, urla strazianti. Perdono la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Due vite intrecciate fin dall’inizio, l’uno il braccio destro dell’altro, Falcone e Borsellino, Borsellino e Falcone, due amici, due uomini, due magistrati, simbolo della lotta antimafia, della verità, del senso civico, che hanno sacrificato la loro vita al servizio dello Stato.

“Non c’è legalità senza memoria – l’impegno civile passa attraverso il ricordo” . Si terrà una vera e propria giornata della legalità presso il Castello Vinciprova di Pioppi, alle ore 11:00 di questa mattina, che vedrà come protagonisti gli studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto “G.Patroni” di Pollica.  I giovani ricorderanno i due giudici eroi, Falcone e Borsellino, ed esporranno le loro riflessioni sulle stragi di Capaci e Via D’Amelio , in presenza di  importanti autorità civili e religiose. Prenderanno la parola, infatti, il Vescovo emerito Mons. Giuseppe Casale, il Capitano dei carabinieri Mennato Malgieri, Antonio Vassallo, figlio del compianto Angelo Vassallo  il “Sindaco Pescatore” vittima innocente di mafia. Ad accogliere gli ospiti, e a presentare le linee guida di questo progetto, sarà il Dirigente Scolastico la prof.ssa Gabriella Russo, a seguire il saluto di benvenuto del Sindaco di Pollica, Stefano Pisani.

“Parlate della mafia. Parlatene in radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.” Paolo Borsellino.

 

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