Attualità

Agropoli, ritrovata la chiglia del relitto genovese del 1491

E' il secondo ritrovamento dell'imbarcazione avvenuto questo inverno sul litorale di Agropoli

Ernesto Apicella

8 Marzo 2017

E’ il secondo ritrovamento avvenuto questo inverno sul litorale di Agropoli

Il 25 febbraio, sulla spiaggia del Lido Azzurro, è stato recuperato e custodito nell’Antiquarium, un pezzo di legno appartenente, presumibilmente, al relitto della cocca genovese affondata nelle acque della Licina, il 14 Gennaio del 1491. Il relitto è adagiato a circa 130 metri dal castello/fortino e ad una profondità di circa 5 metri.
La forma e la lunghezza del legno ritrovato, fanno pensare che si tratti di una delle costole della nave, dette anche ordinate, che sono incastrate trasversalmente sulla chiglia.

InfoCilento - Canale 79

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Questa mattina, Carlo Scalzone titolare del Lido Azzurro, ha rinvenuto quella che, probabilmente, è una parte della chiglia del relitto. Il mare sta restituendo quel che resta del fasciame della nave, che fu trovata dall’agropolese Vincenzo Merola, il 28 luglio 2000.
La chiglia è la lunga trave di sezione rettangolare o quadrata, sistemata nella parte più bassa dello scafo, che costituisce l’elemento longitudinale principale e più robusto dello scafo. Da una prima visione, il pezzo di legno, impregnato d’acqua, è lungo circa 6 metri, leggermente curvato, e presenta una serie di fori, che fanno presumere alla presenza, in passato, di chiodi. Il ritrovamento è stato comunicato al Comando di Polizia Municipale di Agropoli.

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Nella foto successiva, compariamo le foto dei due ritrovamenti con il relitto fotografato nel settembre del 2006, dalla Sezione Tecnica Archeologica Subacquea della Direzione Generale per le Antichità MiBACT, che svolse la prima campagna di scavo e documentazione subacquea. Anche non essendo esperti, ad occhio, sembra che le similitudini siano enormi.

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Come mai, in questi ultimi periodi, si sta intensificando il ritrovamento di pezzi di legno sulla spiaggia del Lido Azzurro, presumibilmente provenienti dal relitto della Licina? E’ ipotizzabile che la costruzione della barriera antierosione, abbia determinato un brusco cambiamento di correnti marine, che hanno, lentamente ed inesorabilmente, devastato il fasciame del relitto. Comunque, a questo punto, sarebbe opportuno predisporre una veloce ricognizione sul relitto, per accertarne l’attuale condizione.
(Per ulteriori informazioni:“Agropoli, identificato il relitto del Fortino…è di una nave Genovese affondata nel 1491” Ernesto Apicella. Infocilento, 31 agosto 2016).

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