Il Tribunale per i minorenni di Potenza ha emesso un provvedimento che ora solleva entrambi i genitori dalla responsabilità genitoriale nei confronti del piccolo Pietro, il bambino di 11 mesi da giugno ricoverato presso l’ospedale Santobono di Napoli.
La stessa misura era stata precedentemente applicata alla madre, e ora è stata estesa anche al padre. Contestualmente, è stato nominato un tutore legale per il bambino e per il suo fratellino di tre anni, per garantire la loro protezione e il loro benessere.
La situazione e le indagini
Il piccolo Pietro è ricoverato dal 5 giugno e si trova in prognosi riservata, supportato dalla respirazione assistita. Le indagini, condotte dalla Procura di Lagonegro, sono in corso per fare luce sulle circostanze che hanno portato al drammatico ricovero.
Le autorità hanno già disposto accertamenti e il sequestro della villetta a Villammare dove il bambino viveva con la madre. Nonostante le motivazioni specifiche del provvedimento del tribunale rimangano riservate, durante l’udienza è emerso che alcune lesioni subite dal piccolo potrebbero risalire a un periodo precedente l’ultimo ricovero.
Ruoli e posizioni legali
Il padre, un panettiere di 32 anni originario di Sapri, non risulta indagato. Il suo avvocato ha precisato che l’uomo è considerato una parte offesa in questa vicenda. Sotto inchiesta, invece, ci sono la madre, una donna di 25 anni, e il suo compagno.
Le autorità continuano a lavorare per determinare l’esatta origine delle ferite e la catena di eventi che hanno preceduto il drammatico ricovero del bambino. Si attende che ulteriori accertamenti forniscano risposte chiare su una vicenda che ha scosso profondamente la comunità.