Aurelio Valiante, l’imprenditore cinquantottenne accusato dell’omicidio di Rivaldo Rusi, un cittadino albanese di 25 anni sorpreso a rubare nella sua villa domenica scorsa, è stato posto sotto protezione. Trasferito in una località segreta insieme alla moglie e ai due figli, Valiante è costantemente scortato, giorno e notte, per prevenire possibili ritorsioni da parte dei connazionali di Rusi.
La sparatoria di domenica ha radicalmente mutato la vita dell’imprenditore e della sua famiglia, concludendosi con la morte di uno dei ladri, il grave ferimento di un altro e la fuga di un terzo complice.
La solidarietà dei sindaci
Nel corso della giornata di ieri, Aurelio Valiante ha ricevuto la solidarietà dei primi cittadini della zona. Tra questi, i sindaci Pino Palmieri, Anna Elena Gerardo e Simone Valiante hanno espresso vicinanza all’imprenditore. In particolare, il Sindaco di Cuccaro Vetere, Simone Valiante, ha dichiarato: «La magistratura farà certamente il suo corso e le indagini è giusto che siano le più meticolose e scrupolose possibili. Ma se una banda di delinquenti, assumendosi la quota di rischio che questo comporta per la propria vita e per quella degli altri, entra nella tua casa in piena notte, minacciando la tua famiglia, il diritto di difesa non è solo legittimo ma è sacrosanto, anche in condizioni così complesse. La mia totale solidarietà al nostro conterraneo di Foria». La vicenda ha inevitabilmente riaperto il dibattito pubblico sull’ondata di furti che sta interessando il territorio.
La reazione della comunità
Anche la comunità di Centola si è stretta attorno a Valiante, descrivendolo come “una persona perbene e un grande lavoratore”. Numerosi sono stati i commenti di supporto da parte di conoscenti e compaesani, molti dei quali hanno affermato che “Ha difeso la sua casa e la sua famiglia dai ladri”. Meno sono stati i pensieri rivolti a Rivaldo Rusi, il giovane deceduto in seguito al colpo di fucile esploso dall’imprenditore.
Dall’altra parte, la famiglia di Rivaldo Rusi ha espresso il desiderio di comprendere appieno quanto accaduto al 25enne, chiedendo chiarezza e giustizia. È atteso, nei prossimi giorni, l’esame autoptico sul corpo di Rivaldo Rusi, che sarà condotto presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dove la salma è stata trasportata dopo il ritrovamento.
L’autopsia cercherà di stabilire la durata dell’agonia del giovane, il numero di colpi che lo hanno attinto e quale organo vitale abbia ceduto.
La confessione e il ritrovamento del cadavere
Dopo la sparatoria di domenica, mentre i medici del 118 trasferivano l’altro cittadino albanese, di 28 anni, prima all’ospedale di Sapri e poi al Cardarelli di Napoli, la salma di Rivaldo Rusi era stata occultata in una tinozza per il vino e trascinata in un podere adiacente a un campo di calcetto. Le ricerche del cadavere sono proseguite fino a mercoledì pomeriggio, quando Valiante, assistito dal suo avvocato ha confessato l’omicidio, conducendo al ritrovamento del corpo a San Severino di Centola.