Attualità

Sapri, polemiche per il piano ospedaliero: non tiene conto dell’esigenze del territorio

Con una nota congiunta istituzioni, sindacati e associazioni evidenziano criticità nel piano ospedaliero regionale e chiedono di apportare delle modifiche.

Redazione Infocilento

23 Maggio 2016

Ospedale di Sapri

Con una nota congiunta istituzioni, sindacati e associazioni evidenziano criticità nel piano ospedaliero regionale e chiedono di apportare delle modifiche.

Lo scorso 21 maggio è stata convocata dal Sindaco di Sapri, l’assemblea dei Sindaci dell’Ambito S9, a cui hanno partecipato il responsabile della Camera del Lavoro Territoriale di Sapri CGIL, dello Spi CGIL, e di CittadinanzAttiva di Sapri e del Tribunale del Malato. Si è discusso delle formulazioni del Commissario Governativo Joseph Polimeni inserite nel piano Ospedaliero di rientro e ristrutturazione.

Dalla riunione è risultato che “il Piano di Riordino, anche riconoscendo il ruolo strategico del presidio di Sapri nella rete dell’emergenza, mantenendo attivi tutti i servizi attualmente in essere con l’aumento dei posti letto del reparto di Cardiologia e correggendo gli orrori della prima bozza chiusura della terapia intensiva”, non tiene pienamente conto, a nostro avviso, delle esigenze di un territorio che per posizione geografica, densità di popolazione, presente nei periodi turistici e difficoltà di accesso, rappresenta un unicum all’interno del panorama regionale”, sostengono in una nota congiunta il sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico, il Coordinatore CittadinanzAttiva Sapri – Golfo di Policastro Lorenzo Latella, il Coordinatore Tribunale del Malato Vincenzo Lovisi, i rappresentanti dei sindacati
Domenico Vrenna e Gerardo Triani.

Secondo loro la popolazione del Basso Cilento sarà quindi obbligata a spostarsi fuori regione (vicina Basilicata) per ottenere i servizi di assistenza sanitaria garantiti oggi dal presidio dell’Immacolata di Sapri, ma che a seguito di quanto previsto nel piano, “saranno sempre più a rischio ed inadeguati”. Infatti, l’emergenza e la tempestività dell’intervento sanitario non sarebbero in linea con gli standard di sicurezza previsti dal Ministero della salute a causa della conformazione geografica del territorio e dello stato viario delle vie di comunicazione tra i vari Comuni.

Nel dettaglio queste le criticità evidenziate nella nota congiunta per il presidio saprese:

Spoke della rete per le emergenze gastroenteriche
Dato che il piano è teso anche al recupero della mobilità passiva (esodo di utenti verso altre Regioni che offrono lo stesso servizio o in tempi più rapidi o a costi inferiori o a qualità più elevate),tra cui la mobilità a seguito di disturbi dell’apparato digerente e disturbi del rene e delle vie urinarie (pag. 21) – l’ospedale di Sapri eroga offre un servizio di gastroenterologia tra i più efficienti a livello nazionale e addirittura europeo per numero di prestazioni annue e qualità delle stesse -; considerato che il piano ricorda che “ la Campania è al secondo posto in Italia….per ricoveri a causa di patologie gastroenterologiche.” (pag. 142) e che non avendo il decreto 70/2015 individuato i requisiti per gli Hub e gli Spoke per una rete dell’emergenza Gastrointestinale stabilendo, invece, che i punti Spoke hanno bisogno del pronto soccorso con servizi di pronta disponibilità endoscopica nei notturni e festivi e almeno una funzione di gastroenterologia dedicata; e considerato che la gastroenterologia dell’Ospedale di Sapri effettua circa 8.000 interventi annui, con mobilità attiva dalle regioni limitrofe (in particolare Basilicata e Calabria)a fronte di 46.000 interventi su tutto il territorio Regionale, così come evidenziato dal piano stesso;- Per tali motivazioni chiediamo l’inserimento dell’ospedale di Sapri come Spoke nella Rete dell’emergenza gastrointestinale considerato l’importante ruolo di ospedale di frontiera e che un suo potenziamento può ridurre la mobilità passiva ed incrementare quella attiva proveniente dalle Regioni Calabria e Basilicata

Spoke della rete dell’ictus
Tenuto conto che lo stesso piano di riordino riconosce importanza fondamentale alla tempestività dell’intervento in caso di ictus e che questo deve avvenire entro le 4.30 dall’inizio dei sintomi; prendendo atto che sul territorio è in corso un ridimensionamento al ribasso del numero di Guardie mediche presenti (circa 20 in meno nel territorio del Distretto 71) procurando l’interruzione della continuità assistenziale in quanto si lavorerà sulle 16h, con un turno in meno; evidenziando che le specificità territoriali già richiamate in precedenza pongono alcune delle zone dello stesso Distretto 71 al di fuori dei parametri di distanza e di percorribilità stabiliti a livello ministeriale e che con la nuova riorganizzazione tali comunità si troverebbero a circa due ore di macchina dal primo centro Spoke ictus stabilito a Polla o Vallo della Lucania;- Per tali ragioni chiediamo di essere inseriti come Spoke della rete ictus atteso che l’ospedale di Sapri rappresenta il centro ospedaliero più vicino alle comunità del Distretto 71 e che, come già riferito, essendo ospedale di frontiera non solo frenerebbe la mobilità passiva, ma porterebbe ad un incremento della mobilità attiva.

Nefrologia e Emodialisi
Considerato inoltre che il Piano individua la malattia renale cronica quale uno dei maggiori problemi di salute pubblica, rappresentando un peso clinico rilevante e di notevole impatto sociale ed economico, con un incremento annuo pari al 2%; riferito che la domanda proveniente dal territorio del Distretto 71 è tra le più elevate a livello regionale e che tale domanda aumenta in maniera esponenziale durante i periodi di maggior afflusso turistico; rilevato che il numero dei diabetici residenti sul territorio è particolarmente significativo. Atteso che presso il PO è attivo un ottimo servizio di nefrologia ed emodialisi che garantisce all’intero territorio prestazioni a pazienti spesso con limitata mobilità rispondendo anche all’ importante domanda legata alla vocazione turistica dell’area;- Per questi motivi si chiede la conferma nel piano del servizio di nefrologia e dialisi con l’attuale dotazione di posti letto, in modo da rendere possibile anche l’azione di screening che poterebbe ad un percorso virtuoso nella prevenzione e nella cura delle patologie connesse.

Postazioni di Elisoccorso
Prendendo atto che come già richiamato più volte il territorio del Distretto 71 è caratterizzato da una scarsa presenza di vie di comunicazione e da una rete stradale inadeguata ed inefficiente; Considerato che il Piano richiama all’importanza di un servizio di emergenza/urgenza efficiente e capace di dare risposte sanitarie in tempi brevi e certi “specie in località isolate o remote” ciò è assolutamente non verificato per le aree interne del nostro territorio (su 17 punti di atterraggio individuati nella provincia di Salerno solo 3 sono nella parte a sud di Agropoli)- Riteniamo scelta obbligata la previsione di almeno un secondo punto di atterraggio per garantire i servizi alle popolazioni dell’entroterra dell’area Sud del Distretto 71.
Pur consapevoli della grave crisi in cui versa il sistema Sanitario Regionale e degli obblighi imposti dal patto della Salute e dal conseguente piano di rientro riteniamo che, in base alle oggettive valutazioni del Piano approvato dal Commissario e alla nostra conoscenza del territorio e dei suoi bisogni, le richieste di modifica del Piano di Riordino della Rete Ospedaliera siano ampiamente sostenibili e condivisibili dal Governo Regionale.

Di qui la richiesta di apportare delle modifiche al piano ospedaliero completando la rete dell’Emergenza con l’attivazione dello Spoke ictus “che risulta fondamentale proprio in relazione alla morfologia e alla orostruttura del territorio di riferimento così come riconosciuto dallo stesso piano ospedaliero (soprattutto alla luce del fatto che il trasporto con ambulanza su strade dissestate è individuato nel piano stesso come dannoso per l’utente vittima di trauma)”; il riconoscimento della rete per le emergenze gastoenteriche con l’istituzione di un punto Spoke; la conferma dell’attuale servizio di emodialisi; la definizione di almeno un altro punto di atterraggio per l’elisoccorso nell’entroterra (e estensione del servizio già previsto per Sapri anche nelle fasce orarie notturne).

 

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