Carlo Acutis sarà proclamato santo il prossimo 7 settembre. Lo ha annunciato Papa Leone XIV nel Concistoro di questa mattina. Carlo Acutis doveva essere canonizzato il 27 aprile, ma la cerimonia era stata sospesa per la morte di Papa Francesco.
L’ok alla sua canonizzazione era arrivato dall’ex pontefice che lo aveva più volte indicato come esempio di santità nell’era digitale.
Carlo Acutis e il Cilento
Una storia, quella del Beato Acutis, che si intreccia con il Cilento dove Carlo Acutis, ancora ragazzino, trascorreva le sue stagioni estive. A Centola, paese d’origine di Antonia Salzano madre del Beato Carlo, il giovanissimo Carlo trascorreva le sue giornate estive, in compagnia dei tanti giovani del posto, e non solo, che ancora ora lo ricordano con profondo amore. Un ragazzino come gli altri che però ha lasciato un segno indelebile nelle vite di tutti coloro che l’hanno conosciuto e che con trepidante attesa aspettano la sua canonizzazione.
Tutti a Centola conoscevano e hanno visto crescere il piccolo Carlo. Tanti i ricordi che i cittadini di Centola hanno deciso di racchiudere e raccontare. Così come hanno deciso di dare vita all’associazione “Tantum ergo Carlo Acutis”.
Ma c’è anche un’altra comunità legata al beato: quella di San Mauro La Bruca, piccolo centro collinare del Cilento dove spesso il giovane Carlo si recava per pregare. Ad attirare la sua attenzione era il Santuario Eucaristico di Sant’Eufemia, uno dei suoi luoghi preferiti, e tra l’altro conosciuto per il miracolo eucaristico avvenuto il 25 luglio del 1969. Quando dei ladri entrarono in Chiesa per rubare gli oggetti sacri e profanarono anche il tabernacolo dove al suo interno era contenuta la pisside con le Ostie consacrate. Durante la fuga le particole furono abbandonate dai malviventi per poi essere ritrovate integre e ancora oggi, a distanza di 56 anni, si mantengono intatte. E per il Beato Carlo Acutis “l’Eucaristia era la sua autostrada verso il Cielo”.