Dopo decenni di assenza e un accurato intervento di restauro, torna nella Chiesa ex conventuale dei Frati Minori Cappuccini di Polla uno dei capolavori più significativi del patrimonio artistico del Vallo di Diano: il polittico di Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa, datato 1611.
L’opera
L’opera, originariamente collocata sull’altare maggiore e dedicata alla Madonna di Costantinopoli, è composta da cinque dipinti che un tempo incorniciavano il dossale dell’aula sacra. La tela centrale raffigura la Madonna con ai lati Santa Barbara e Caterina d’Alessandria, mentre la lunetta superiore rappresenta l’Eterno Padre. Ieri, in occasione del completamento del restauro, si è tenuta una cerimonia ufficiale nella chiesa dei Cappuccini alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Polla, Massimo Loviso, e del Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Antonio De Luca, che hanno sottolineato l’importanza culturale e spirituale del recupero di quest’opera.
Il polittico: opera di grande valore simbolico e artistico
I Cappuccini, in un contesto di rivalità religiosa con gli Osservanti e i Domenicani di Polla, commissionarono al Pietrafesa un ciclo pittorico che sapesse esprimere le devozioni popolari, le tradizioni cittadine e persino eventi storici, come l’incendio della chiesa madre di San Nicola dei Latini, riconoscibile nell’elegante cupola raffigurata.
Le tele, oggi tornate visibili al pubblico, testimoniano non solo la perizia tecnica e cromatica del pittore lucano, ma anche la ricchezza culturale di una comunità che seppe coniugare arte, fede e identità locale.