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Corte Costituzionale boccia il terzo mandato in Campania: Vincenzo De Luca non potrà ricandidarsi | VIDEO

La Corte Costituzionale boccia la legge campana sul terzo mandato di De Luca, sancendo la prevalenza della norma nazionale

Ernesto Rocco

9 Aprile 2025

Vincenzo De Luca

La Corte costituzionale ha emesso una sentenza che annulla la legge approvata dalla Regione Campania, la quale mirava a consentire al presidente uscente Vincenzo De Luca di competere per un terzo mandato consecutivo. La decisione della Consulta, giunta in data odierna, accoglie il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, giudicando la normativa regionale in contrasto con la Costituzione. Tale pronunciamento ha immediate ripercussioni anche sulla situazione politica del Veneto e sulle aspirazioni di Luca Zaia a un potenziale quarto mandato (terzo consecutivo).

La norma campana, impugnata dal Governo, recepiva con notevole ritardo il limite dei due mandati consecutivi stabilito dalla legge statale n. 165 del 2004.

Questo ritardo avrebbe consentito a De Luca una terza candidatura, applicando un criterio di decorrenza del limite dall’entrata in vigore della legge regionale. 

La Corte Costituzionale ha ora chiarito che il limite dei due mandati consecutivi è inderogabile e si applica a prescindere dal momento in cui le singole regioni recepiscono la normativa.

La Consulta blinda il limite dei due mandati: De Luca fuori gioco, Zaia in bilico

Con la sentenza odierna, la Corte ha respinto la tesi campana, riaffermando la centralità e la vincolatività della legge nazionale sul territorio italiano. Di conseguenza, Vincenzo De Luca non potrà presentarsi come candidato alle prossime elezioni regionali.

Il principio del limite dei mandati viene così blindato, escludendo la possibilità di elusioni attraverso normative regionali ad hoc. La Consulta ha inoltre implicitamente rigettato l’ipotesi di non competenza, risolvendo direttamente la questione.

La sentenza chiarisce inequivocabilmente che il computo dei mandati deve avvenire a partire dalla prima elezione successiva all’entrata in vigore della legge nazionale del 2004, senza possibilità di “azzeramento” o ricalcolo basato su leggi regionali tardive. 

Con la strada del terzo mandato preclusa per entrambi, si aprono nuovi scenari politici: mentre per Zaia potrebbero profilarsi ambizioni a livello nazionale, per De Luca si ipotizza un possibile interesse per la segreteria del Partito Democratico, o un ritorno a Salerno da candidato sindaco, chiudendo la sua carriera politica dove era iniziata.

Le reazioni

“Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti.
La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”, il commento di Vincenzo De Luca.

La vittoria della legalità”. Così Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, sulla decisione della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge di Vincenzo De Luca per garantirsi la candidatura a un terzo mandato alla guida di Palazzo Santa Lucia.

 “Accogliamo con grande soddisfazione la netta e inequivocabile pronuncia della Corte Costituzionale riguardo alla legge della Regione Campania sul cosiddetto ‘terzo mandato’. La decisione ristabilisce un principio fondamentale di legalità e di rispetto delle norme repubblicane, chiarendo una volta per tutte che non è possibile aggirare con artifici legislativi i limiti posti alla rieleggibilità. Oggi finisce il ‘Deluchismo’”.

Lo dichiara Pino Bicchielli, vicecapogruppo di Noi Moderati alla Camera nonché responsabile nazionale enti locali del partito.

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