Attualità

Legambiente mappa per la prima volta gli eventi meteo estremi nei comuni costieri. Ecco i dati

Crisi climatica, erosione, consumo di suolo, concessioni balneari, inaccessibilità alle spiagge per motivi di illegalità e di mare inquinato

Comunicato Stampa

25 Luglio 2023

Melma Spiaggia Eboli

Spiagge e aree costiere sempre tra le zone più fragili e in sofferenza della Penisola. A pesare in primis gli impatti della crisi climatica, il riscaldamento delle acque del mare, e soprattutto gli eventi meteo estremi che colpiscono sempre di più i comuni costieri e che Legambiente ha mappato per la prima volta nel suo nuovo report “Spiagge 2023La situazione e i cambiamenti in corso nelle aree costiere italiane”. 
Nel report, diffuso oggi nel giorno del tavolo tecnico interministeriale sulle concessioni demaniali convocato dal Governo Meloni, l’associazione indica all’Esecutivo anche un pacchetto di sette interventi da mettere in campo.

InfoCilento - Canale 79

I dati

Crisi climatica, erosione, consumo di suolo, concessioni balneari, aree a rischio inondazione, inaccessibilità alle spiagge per motivi di illegalità e di mare inquinato sono i sei indicatori al centro del report per misurare gli impatti sui lidi. A parlar chiaro sono i dati. Dal 2010 al giugno 2023, secondo l’Osservatorio Città Clima di Legambiente, in Campania sono 73 gli eventi meteo-idro estremi che rappresentano il 10,2% del totale nazionale, avvenuti in 23 dei 62 comuni costieri e hanno coinvolto oltre il 37% dei Comuni del litorale campano. Vanno sottolineati i casi di danni causati da trombe d’aria e raffiche di vento (27) e degli allagamenti da piogge intense (20). Il numero di vittime connesso a questi eventi (17) corrisponde al 9,1% del totale.Tra i comuni più colpiti Napoli(23) Torre Annunziata (14) Salerno(6).

Preoccupanti anche i dati sull’erosione costiera dove la Campania con 46 km che in valore assoluto posizionano la Regione al sesto posto a livello nazionale. Inoltre tra il 2006 e il 2019 sono stati modificati 91 km di costa naturale bassa su 218 km in totale, pari al 41,7,% (Dati Ispra). Uno dei problemi è che in Italia si continua ad intervenire con opere come pennelli e barriere frangiflutti, arrivando in totale a ben 10.500 opere rigide lungo le coste italiane, quasi 3 ogni 2 chilometri di costa. Si tratta di opere che hanno artificializzato ulteriormente la linea di costa e che, come provato su molti litorali, modificano inevitabilmente le correnti marine e spostano semplicemente il problema su altri tratti costieri. Il consumo di suolo nei comuni costieri campani è pari a quasi 35mila ettari al 2021 che corrisponde al 25% del totale di suolo consumato in Campania, con un incremento vicino al 5% rispetto al dato 2006. Rispetto al tema inondazioni, in Campana, secondo dati Enea, sono la Piana del Volturno e quella del Sele le due aree ad alto rischio inondazione, che rischiano di essere sommerse dal mare, in uno scenario al 2100 e in assenza di interventi di mitigazione e adattamento. Come anche i porti di Napoli e Salerno, entrambi con oltre 1 metro di aumento del livello delle acque, che raddoppia in caso di condizioni di forte vento e alta marea.

I commenti

Le coste campane – dichiara Francesca Ferro direttrice regionale di Legambiente rappresentano una delle cartine di tornasole più importanti, insieme alle aree urbane, soprattutto per analizzare gli impatti che la crisi climatica sta già portando insieme agli eventi meteo estremi e al riscaldamento delle acque. Per questo è fondamentale intervenire con azioni concrete per le aree costiere approvando il piano nazionale di adattamento al clima e attuando piani e strumenti di governance che riducono il rischio per le persone, le abitazioni e le infrastrutture, e che permettano di programmare interventi volti al miglioramento della gestione dei territori. Così come bisogna garantire il diritto alla libera e gratuita fruizione delle spiagge e premiare dall’altro lato la qualità dell’offerta e le scelte di sostenibilità ambientale nei criteri di affidamento delle concessioni dei lidi.”.

Parlare di spiagge significa parlare anche di concessioni balneari, il cui dato è sempre fermo al 2021. Secondo una stima di Legambiente realizzata sui dati SID e con foto satellitari, in Campania sono ben 1.125 le concessioni per stabilimenti balneari, 166 le concessioni per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici. Le restanti concessioni sono distribuite su vari utilizzi, da pesca e acquacoltura a diporto, produttivo. In totale si tratta del 68,1% delle coste basse occupate da concessioni. In Italia non esiste una norma nazionale che stabilisca una percentuale massima di spiagge che si possono dare in concessione, tale scelta viene lasciata alle Regioni che il più delle volte optano per percentuali molto basse. Tra i casi legislativi virtuosi si trova la Puglia che da 15 anni, grazie alla Legge Regionale 17/2006 (la cosiddetta Legge Minervini), ha stabilito il principio del diritto di accesso al mare per tutti fissando una percentuale di spiagge libere pari al 60%, superiore rispetto a quelle da poter dare in concessione (40% ). Di segnale opposto si comporta la Campania che ha imposto un limite minimo (ed irrisorio) del 20% della linea di costa dedicato a spiagge libere. La sintesi è che nel Belpaese è sempre più difficile trovare una spiaggia libera dato che ancora non esiste una norma nazionale che stabilisca una percentuale massima di spiagge che si possono dare in concessione.

Di fronte a questo quadro sono sette gli interventi che Legambiente chiede al Governo Meloni di mettere in campo:

1) approvare in via definitiva il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (al momento fermo dopo la fase di VAS, Valutazione ambientale strategica) e stanziare le risorse economiche per attuarlo;

2) superare la logica dell’emergenza e degli interventi invasivi con opere rigide per la difesa delle coste dall’erosione, che hanno risolto poco e solo temporaneamente i problemi locali;

3) adottare misure di adattamento per ridurre il rischio di inondazioni nelle zone costiere (come, ad esempio, interventi di rinaturalizzazione delle coste, ricostituendo le fasce dunali e zone umide e paludose) affiancando anche sistemi di previsione e di allerta, per informare la popolazione interessata, oltre ad un serio ragionamento sulla delocalizzazione di abitazioni e sistemi produttivi dalle aree più ad alto rischio;

4) approvare la legge sullo stop al consumo di suolo che il Paese aspetta da 11 anni.

5) garantire il diritto alla libera e gratuita fruizione delle spiagge, definendo un quadro chiaro di obiettivi da rispettare, valido in tutta Italia, con almeno il 50% delle spiagge in ogni Comune lasciato alla libera e gratuita fruizione. E bisogna premiare la qualità dell’offerta nelle spiagge in concessione;

6) ristabilire la legalità e fermare il cemento sulle spiagge. Obiettivo quello della tutela delle aree costiere nel loro insieme, includendo il rispetto delle aree naturali ed il divieto assoluto di realizzare qualunque tipo di manufatto sulle spiagge e demolendo quelli illegali;

7) rilanciare a livello nazionale e locale la costruzione e l’adeguamento e/o la messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Dolore a Sassano: Giovanni stroncato da una malattia a soli 22 anni. Domani lutto cittadino

Il cordoglio per la morte di Giovanni Abbruzzese: «Ragazzo brillante, educato e rispettoso. Resta un vuoto incolmabile»

Camerota, estate senza blackout: potenziata la rete elettrica

Esulta il sindaco: «I risultati si sono visti. Quest’estate non abbiamo avuto blackout e le attività hanno potuto lavorare senza interruzioni.»

Caos stipendi all’Asl Salerno, Nursind accusa: “Errori gravi, pretendiamo chiarezza”

"Siamo stanchi di essere presi in giro. Pretendiamo chiarezza immediata e i nominativi dei responsabili, come previsto dalla legge. Non permetteremo che a pagare siano sempre i lavoratori"

Ascea Marina, tentata aggressione nella sede del 118: cresce l’allarme sicurezza nella località costiera

Il ragazzo si sarebbe procurato da solo delle ferite ai polsi e, in preda all’agitazione psicomotoria, avrebbe danneggiato la porta d’ingresso della struttura

Chiara Esposito

26/08/2025

Incidente ad Ascea Marina: famiglia coinvolta, “pirata della strada” in fuga

Un’auto proveniente da Velia e diretta verso Ascea Marina ha causato un violento incidente lungo via Porta Rosa

Chiara Esposito

26/08/2025

Incidenti sulla Cilentana: sono cinque le vittime da inizio anno

Santo Bottone è soltanto l'ultima vittima. Cinque morti in quattro incidenti avvenuti nel 2025

Ernesto Rocco

26/08/2025

Piano di zona S8: al via le iscrizioni ai micro nidi dell’Ambito

C'è tempo fino al 3 settembre per presentare domanda. Ecco le info utili

Antonio Pagano

26/08/2025

Oggi si festeggia Sant’Alessandro: l’almanacco del 26 agosto

Il 26 agosto 1789 nasce la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Scopri eventi, santi, nascite e curiosità legate a questa data che ha segnato la storia moderna.

Incidente sulla Cilentana: intubato bimbo ferito. Corsa in ospedale a Napoli

Il piccolo di appena 13 mesi ha subito un trauma cranico. Corsa in ospedale con l’ambulanza scortata dai carabinieri

San Bartolomeo Apostolo: patrono venerato e figura centrale della comunità di Pellare

“Di gioia esulta o Pellare Bartolomeo si lodi In cielo e in terra odi E ne ripeti il suon. Eccoti ai piè gran santo I figli benché rei Padre se tu non sei Chi ci difenderà?”

Concepita Sica

25/08/2025

Agropoli piange Santo. Aveva 29 anni: viaggiava in auto con i figli e la moglie

Di ritorno da una giornata di relax l’incidente che è costato la vita ad un giovane di 29 anni

Ernesto Rocco

25/08/2025

Villammare Festival Film&Friends: arriva l’attore Giovanni Esposito con il film “Nero”

L'appuntamento è per il 26 agosto. Presente alla proiezione, anche l'attrice Susy del Giudice

Torna alla home