Cilento

Vincenzo Carnicelli primo agropolese ad aver ricevuto una medaglia al valore militare dopo l’Unità d’Italia

Vincenzo Carnicelli, un eroe dimenticato...

Ernesto Apicella

4 Novembre 2021

In occasione del 4 Novembre, Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, vi racconterò la storia del nostro concittadino Vincenzo Carnicelli, che è stato il primo agropolese a ricevere una Medaglia al Valore Militare dopo l’Unità d’Italia concessa con Real Decreto del 19 Agosto 1867. Vincenzo Carnicelli nacque ad Agropoli il 20 Dicembre 1843 da Saverio e da Maria Botti. Nel “Ruolo di Matricola” militare troviamo la descrizione dell’aspetto di Vincenzo: alto 1 metro e 67 centimetri; capelli castani; viso ovale; colorito naturale; naso giusto. La sua carriera in Marina fu costellata da gioie, ma da tanti dolori. Inoltre, emerge un dato storico importante, i suoi primi imbarchi avvennero su ex navi Borboniche, che dopo l’Unità d’Italia, furono accorpate dalla flotta della Regia Marina Italiana.
Il 12 aprile 1862, non ancora diciannovenne, Vincenzo Carnicelli si presentò presso il Consiglio di Leva Marittima del Distretto di Salerno, in surrogazione del fratello Raffaele, classe 1840, per assolvere alla ferma militare imposta dal Regno d’Italia. Il 14 Aprile fu arruolato nella seconda Divisione del Corpo Reale Equipaggi, come Marinaio di Terza Classe.

Dal 22 al 25 Aprile, Vincenzo Carnicelli prestò servizio sul Real Vascello “Re Galantuomo”, ex nave borbonica, che inizialmente fu la più grande nave da guerra battente bandiera italiana.  

Dal 12 Maggio al 1° Dicembre 1862, fu imbarcato sul Regio Vapore “Calatafimi” e dal 18 Marzo 1863 al 20 Ottobre 1864 sulla Regia Fregata “Garibaldi” ex “Borbone“, Fregata di I° Rango ad elica, varata il 18 Gennaio 1860 nei cantieri di Castellammare di Stabia, alla presenza dei Sovrani del Regno delle Due Sicilie. Tra le varie operazioni navali dov’era presente il nostro Vincenzo, da menzionare: nel 1863 la “Garibaldi” s’incagliò nei pressi di Brindisi e fu soccorsa dalla  pirocorvetta “Archimede”; nel 1864, la Regia Fregata si recò a Tunisi per proteggere le locali comunità italiane.

Dal 20 Gennaio al 31 marzo 1865 prestò servizio sul Regio Piroscafo  “Conte di Cavour“. Il 3 Aprile 1865, dopo tre anni di leva, Vincenzo ritornò a casa con il congedo illimitato.

Nel1866, il Regno d’Italia si alleò con la Prussia contro l’Impero Austriaco, dando vita alla Terza Guerra d’Indipendenza, durata dal 20 giugno al 12 agosto 1866.

Il 26 Aprile 1866, Vincenzo Carnicelli fu richiamato alle armi e si presentò l’11 maggio al Comandante del Porto di Castellammare. Fu imbarcato sulla nuovissima Cannoniera Corazzata “Varese”, Classe Palestro, varata nel 1865. Il 14 luglio 1866, iniziò nel mare Adriatico la famosa Battaglia Navale di Lissa, risultata disastrosa per la flotta italiana, per la perdita di uomini e navi. Fu la prima grande battaglia navale nella quale vennero impiegate navi corazzate a vapore e l’ultima nella quale furono eseguite deliberatamente manovre di speronamento. La flotta navale italiana attaccò la fortezza austriaca presente sull’isola di Lissa, a largo di Spalato, e nelle giornate del 18-19-20 luglio, il nostro concittadino Vincenzo Carnicelli, durante lo scontro navale si distinse per vari atti di eroismo. Il 19 Agosto 1867, dopo un anno, con Real Decreto, gli fu conferita la Medaglia d’Argento al Valore Militare.

Sul finire del 1867, Vincenzo subì una disavventura militare che, fortunatamente, si concluse positivamente, anche se dovette trascorrere, ingiustamente, quasi sei mesi in un carcere militare.

Il 18 Ottobre 1867, pur avendo ricevuto il Congedo illimitato in data 28 Novembre 1866, con Real Decreto fu richiamato alle armi e il 19 Novembre 1867 si presentò alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia. Ma essendo stato dichiarato disertore il 17 Novembre, per non essersi presentato il 14 Novembre, giorno di rientro al servizio militare, fu incarcerato. La Commissione Militare Marittima d’Inchiesta, riunitasi con tutta calma, il 30 Aprile 1868, dichiarò l’innocenza di Vincenzo Carnicelli, giacché: “(…) quale surrogato del fratello Raffaele, classe 1840, non era tenuto a rispondere alla chiamata suddetta e quindi era stato per equivoco dichiarato disertore”. Vincenzo, dopo la scarcerazione, ritornò ad Agropoli, dove riprese il suo lavoro di marinaio.

Il 22 novembre 1868, Vincenzo sposò Antonia Annamaria Sarnicola, nata nel 1847 e morta nel 1933. Ebbero 4 figli: Raffaele nato ad Agropoli nel 1870; Giuseppe nato ad Agropoli nel 1874; Carmelo nato ad Agropoli nel1877, morto dopo un anno nel 1878; Carmelonato ad Agropoli nel 1879, morto a due anni nel 1881. Vincenzo morì nella sua  Agropoli il 30 giugno 1880, aveva 37 anni. Gloria e Onore per questo nostro concittadino…un eroe dimenticato.

Grazie all’Avvocato Bruno Mautone, che mi ha fornito la copia del Congedo assoluto rilasciato il 30 Maggio 1872 a Vincenzo Carnicelli, e ad altri documenti, che ho ritrovato nella mia ricerca storica, ho potuto ricostruire la storia dimenticata di Vincenzo Carnicelli, eroe agropolese della Terza Guerra d’Indipendenza Italiana.

Il 31 ottobre c.a., l’Amministrazione Comunale di Agropoli, come riconoscimento postumo, ha dedicato a Vincenzo Carnicelli una panchina dipinta con il tricolore italiano, collocata nella nuova Piazzetta Luisa Sanfelice del Borgo Antico. Un ricordo per questo eroe agropolese dimenticato e per tutti i militari agropolesi che hanno, con sacrificio e spirito patriottico, partecipato alle guerre svoltesi sui vari fronti internazionali.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Agropoli: perseguita compagna dell’ex marito, condannata

Condannata per stalking ad Agropoli l'ex moglie: un anno di reclusione per atti persecutori contro la nuova compagna dell’ex marito.

Ernesto Rocco

03/06/2025

Capaccio Paestum: al Next la seconda edizione del campionato di “Pasta fatta a mano”

Il vincitore assoluto di ciascuna categoria ha ricevuto il “Pettorello”, una scultura in ceramica raffigurante un matterello, simbolo dell’artigianalità della pasta

Il 3 giugno la Chiesa celebra San Cono: Cilento e Vallo di Diano in festa

Fede, storia e tradizione del Santo nativo di Diano, patrono di Teggiano e Laureana Cilento

Concepita Sica

02/06/2025

Avis di Agropoli: un calendario di donazioni di sangue per il mese di Giugno

L'Avis di Agropoli sarà presente per tutto il mese di giugno per le donazioni di sangue. Si può donare presso la sede Avis e con l'autoemoteca in numerosi comuni del territorio cilentano

Angela Bonora

02/06/2025

2 Giugno, Festa della Repubblica: ecco le cerimonie nel Cilento

Tante le cerimonie che si sono svolte nel Cilento per ricordare il 79esimo anniversario del Referendum nel quale gli italiani scelsero la Repubblica

Ascea, successo per la cerimonia inaugurale dei Giochi di Quartiere: “Le Chiavi di Elea”

Un corteo festoso e partecipato ha segnato l’inizio ufficiale degli otto giorni di eventi previsti in calendario

Chiara Esposito

02/06/2025

A Sapri il “Vela day”: lo sport protagonista per due giorni sul Lungomare Italia

Una manifestazione organizzata dal Circolo nautico di Sapri in collaborazione con la Federazione Italiana Vela

Agropoli: tartaruga caretta caretta trovata morta sul litorale

L’esemplare, ormai privo di vita, è stato rinvenuto ai piedi della rupe

Incidente stradale a Casal Velino Marina: scooterista a terra

L’uomo a bordo dello scooter è stato soccorso dai sanitari del 118

Chiara Esposito

02/06/2025

Ponte 2 giugno, traffico in tilt nel Cilento e Golfo di Policastro. Code e disagi lungo le principali arterie

Disagi alla circolazione si sono registrati nella giornata di venerdì in particolare sulla SS18, a Capaccio Paestum, in direzione sud. Tanti i vacanzieri diretti verso le località costiere

Castellabate: un appello per il Velella, sacrario militare sommerso

L'Associazione Culturale Il fatto - Salerno 1943 chiede il riconoscimento del sommergibile Velella come sacrario militare subacqueo, come già avvenuto per lo Scirè, in memoria dei 52 marinai caduti al largo di Punta Licosa il 7 settembre 1943

Ernesto Rocco

02/06/2025

Torna alla home