Cilento

5 maggio: Sant’Irene, vergine e martire

Una tradizione millenaria fortemente radicata nel Cilento

Concepita Sica

5 Maggio 2021

Martire per la fede, nel IV secolo, probabilmente durante la violenta persecuzione di Diocleziano, sant’Irene è largamente venerata nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa e nella Chiesa copta (Chiesa fondata in Egitto nel I secolo in seguito alla predicazione dell’evangelista Marco, separatasi in seguito al Concilio di Calcedonia). Ed è proprio la presenza della devozione verso sant’Irene presso i cristiani copti, che hanno come cristallizzato alcune tradizioni, a testimoniare l’antichità di questo culto.

La storia

Il nome Irene deriva dal greco Eiréne e vuol dire “Pace”. È venerata come Megalomartire, ossia la grande martire, a motivo di alcuni singolari episodi verificatisi durante la sua vita ed in particolare al tempo del suo martirio.

La ricostruzione dei contorni storici della sua biografia è alquanto impegnativa per la presenza, nella storia della Chiesa, di diverse sante martiri cristiane che portano il nome di Irene, i cui elementi biografici nel tempo sono stati mischiati, rendendo difficoltoso l’inquadramento storico di questa santa. È necessario tenere da parte la santa originaria del Portogallo, festeggiata il 20 ottobre, la cui biografia porta al VII secolo e anche la santa venuta a contatto con Timoteo, compagno di san Paolo durante i viaggi missionari, che farebbe collocare i fatti nel I secolo.

Sant’Irene venerata il 5 maggio è originaria di Tessalonica (qualcuno la dice anche originaria di Lecce), figlia di Costanza, sorella di Costantino, e di Licinio, il futuro imperatore e socio di Costantino, insieme con il quale avrebbe poi sottoscritto l’editto di tolleranza religiosa per i cristiani.

Secondo le informazioni riportate da Basilio II Bulgaroctono, nel Menologio del X secolo, la bambina che, alla nascita era stata chiamata Penelope, all’età di sei anni viene rinchiusa dal padre in una torre, sorvegliata da tredici serve, in cui dimoravano anche una zia ed un precettore di nome Ampeliano. La motivazione della prigionia della bambina, dotata di una indicibile bellezza, pare fosse da attribuire al desiderio di Licinio di sottrarre la figlia alle bramosie dei principi non degni di lei e di attendere l’arrivo del pretendente adatto al suo rango e alla sua bellezza.

Sei anni dopo la fanciulla assiste, dalla finestra della torre ad un evento miracoloso: entrano in successione una colomba, che depone un ramo di ulivo, un’aquila che reca una corona ed un corvo che lascia cadere delle vipere. Il precettore Ampeliano, che è cristiano, interpreta quel prodigio come un annuncio delle vicende che riguarderanno la ragazza.

Giunto il tempo del matrimonio i genitori si presentano da lei per esporle le loro decisioni ma ella chiede del tempo per poter riflettere. La ragazza chiede consiglio agli idoli, che rimangono muti, poi si rivolge al Dio di cui le aveva parlato Ampeliano e subito dal cielo giunge un angelo che la converte e le dà il nome di Irene. Al ritorno del padre, ella annuncia di aver abbracciato la fede cristiana ed espone il proposito di vivere in castità. Licinio, preso dal furore, emette una condanna di morte per la figlia, condannata ad essere calpestata dai cavalli. Invece i cavalli davanti alla ragazza si arrestano e, anzi, uno di quelli si rivolge verso Licinio e lo uccide con un morso alla mano. Mossa dalle preghiere dei presenti, Irene prega Dio ed ottiene la risurrezione del padre che si converte alla religione cristiana e conduce una vita di preghiera. A questo fatto si deve la conversione di massa di migliaia di pagani.

Il martirio della santa avviene per opera del governatore Ampelio, il quale, dopo aver indotto la ragazza ad abiurare ed avere ottenuto un saldo rifiuto, la sottopone a molteplici supplizi, dalla quale ella miracolosamente scampa (viene gettata in una cisterna colma di vipere e di altre bestie velenose e viene salvata da un angelo; è condannata una volta ad essere fatta a pezzi, poi ad essere annegata, ma ogni volta viene salvata dall’angelo). Infine viene condannata alla decapitazione il 5 maggio.

Il culto

 Il culto di sant’Irene è diffuso soprattutto nell’Italia meridionale.

È molto fiorente nella città di Lecce, chiamata anche col nome di Erina, dove si trova una sontuosa chiesa a lei dedicata, ed è un culto anche molto antico, introdotto nella città dal vescovo Formoso nel XII secolo. Il legame della città con la santa si evince anche dalla presenza nello stemma cittadino della torre nella quale era stata rinchiusa la santa.

Anche a Napoli il culto di sant’Irene è diffuso. Verso la seconda metà del ‘700 la santa viene proclamata compatrona di Napoli.

Ed è sicuramente il legame con la capitale del Regno partenopeo all’origine del culto di sant’Irene in numerose parrocchie della provincia di Salerno ed in particolare della Diocesi di Vallo della Lucania.

Sant’Irene è raffigurata nelle immagini con la palma del martirio in una mano e dei fulmini nell’altra, che ricordano episodi legati alla sua esecuzione (la violenta grandinata che impedì la messa in atto della sua morte oppure il fulmine che avrebbe colpito il padre per fermare la sua ira e dalla cui morte sant’Irene ricevette da Dio la grazia di vederlo risuscitare).

Alcune parrocchie cilentane, di cui sant’Irene è protettrice, sono collocate in luoghi elevati. Sicuramente il bisogno di avere una maggiore protezione dai fulmini è all’origine del patrocinio della santa su questi paesi.

Ci aiutino le tue preghiere

affinchè da saette e fulmini

e da ogni altro pericolo

viviamo sempre liberi”.

Con queste supplici parole i fedeli da secoli invocano il patrocinio della Santa.

In un mondo diviso e frammentato, in cui gli uomini percepiscono sempre più la precarietà di certi equilibri, possa l’intercessione di sant’Irene guidare al conseguimento di quel bene tanto prezioso di cui la santa porta il nome, ossia la Pace: pace nelle famiglie, pace nelle comunità, pace nella Chiesa, pace tra le nazioni, pace nel mondo intero.

I miei passi o Sant’Irene

tu dirigi e l’opre mie

fa che siano sempre piene

di virtù e di carità”.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Sapri, riqualificazione area Bam e Steamport: Gentile tranquillizza le associazioni

Andremo a recuperare degli immobili, come quello di BAM che merita una ristrutturazione, e non è mai stato messo in discussione, mentre per gli altri immobili presenti nell'area ci sarà una demolizione e una ricostruzione

Punti nascita a rischio: l’appello dei comitati

I Comitati di Piedimonte Matese, Sapri e Sessa Aurunca invocano l'attenzione sul futuro dei Punti Nascita, richiamando il messaggio del Presidente Mattarella sul diritto alla salute

Aree Interne: Governo certifica crisi irreversibile. Auricchio: “Ecco come intervenire”

Un calo del 29% per le aree interne della provincia, che si traduce in 107 comuni su 193 che hanno registrato un calo significativo della popolazione

Ernesto Rocco

16/07/2025

Ascea, furto in stazione: la vittima ringrazia la Polizia Locale

Il materiale recuperato è stato prontamente restituito. Per l’uomo è scattata una denuncia a piede libero e le indagini sono ancora in corso

Chiara Esposito

16/07/2025

Castellabate sempre più green: nuove isole ecologiche intelligenti su tutto il territorio

Il progetto è stano finanziato con fondi PNRR da circa 1 mln di euro

Capaccio Paestum: oggi consiglio comunale, minoranza presenta proposta sulla Paistom

Gli esponenti di Fratelli d'Italia, Carmine Caramante e Fernando Mucciolo, insieme agli altri consiglieri di minoranza, hanno presentato una mozione finalizzata a salvaguardare i lavoratori

“Etica, Ambiente e Salute”, tumore al seno nel Cilento: a Sessa Cilento l’incontro del progetto PNRR Borghi

L'appuntamento è per il prossimo 25 luglio nell'aula consiliare del comune di Sessa Cilento

Cambio di cattedre: valzer di presidi nel Salernitano

Movimenti significativi tra i dirigenti scolastici di Salerno. Nuovi incarichi e passaggi di consegne al "Penna", "Virtuoso" e a Sapri

Marina di Camerota, serata di fede e spettacolo per la Madonna del Carmine: fuochi sul mare e musica in piazza

Una serata di fede, tradizione e spettacolo animerà oggi Marina di Camerota in occasione dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine. Come da tradizione, la comunità si prepara […]

“Festa della Civiltà Contadina e della Trebbiatura”: Roccadaspide celebra le sue radici e la sua identità autentica

Turismo delle radici e delle aree interne, gastronomia e cultura popolare: dal 30 luglio al 3 agosto, la contrada Carretiello si trasforma in un museo a cielo aperto della memoria rurale

Casal Velino ospita la mostra fotografica “DONNA – emozioni in luce”: un viaggio tra volti, sentimenti e libertà di espressione

La mostra della fotografa cilentana Liliana Carracino si terrà sabato 26 e domenica 27 luglio presso il porto di Casal Velino Marina

Sanità: oltre 26 milioni per gli ospedali di Eboli e Sapri

Dalla regione Campania fondi per adeguamento delle strutture sanitarie e degli impianti

Ernesto Rocco

16/07/2025

Torna alla home