Fuochi a volontà. Per festeggiare il nuovo anno si è scelta la tradizione, da molti criticata, di sparare botti e petardi. Da Capaccio a Sapri, passando per Vallo della Lucania e i centri minori dell’interno, gli elementi pirotecnici sono stati protagonisti allo scoccare della mezzanotte, benché rispetto al passato si sia registrata comunque una diminuzione del loro impiego. Eppure le polemiche non sono mancate soprattutto se si considera che in molti centri l’utilizzo dei botti era stato vietato con apposite ordinanze.
Tutte non rispettate o fatte rispettare. Del resto i controlli sarebbero stati difficili se non impossibili. Si contava, quindi, sul buon senso dei cittadini che però non hanno rinunciato alla tradizione.
Critici gli animalisti considerato che proprio gli animali sono stati quelli che hanno sofferto di più a causa dei forti rumori provocati da fuochi pirotecnici e petardi. Non mancavano rischi anche per l’incolumità delle persone: per fortuna sul territorio non si segnalano feriti gravi.
A Napoli, invece, sono 12 le persone ricoverate. All’ospedale di Pozzuoli sono giunte diverse persone con ferite per esplosione di fuochi: un 65enne ha subito una lieve lacerazione alla mano sinistra nella propria abitazione di Giugliano (prognosi 10 giorni); un 67enne ha avuto una escoriazione al viso in casa di Bacoli (guarirà in 7 giorni); 7 giorni di prognosi anche per un giovane di 24 anni per una escoriazione causata da un petardo esploso prima del lancio; per un 43enne di Giugliano analoga prognosi, la mano ferita è la destra. Nel quartiere di Fuorigrotta due persone sono state colpite alla schiena da un razzo; lievissime escoriazioni. Un’altra persona è stata ferita ad una gamba per lo scoppio ravvicinato di un petardo (guarirà in 2 giorni).