La Campania con tre località con cinque vele e nove con quattro vele si distingue nella presentazione nella Guida “Il mare più bello 2025” di Legambiente e Touring Club Italiano. Il segreto di queste località è quello di puntare su sostenibilità ambientale, turismo dolce, valorizzazione del territorio e tutela della biodiversità.
Un mix perfetto grazie al quale in queste aree la blue economy va a gonfie vele portando crescita economica, miglioramento della qualità della vita ma anche tutela e conservazione dell’ecosistema.
Il Cilento traina la Campania
Tutte salernitane le località con 5 vele, Pollica che si posiziona al secondo posto a livello nazionale seguita da San Giovanni a Piro, Castellabate. A livello regionale la Sardegna si conferma anche quest’anno la regione con più realtà premiate, ben 6 comuni a cinque vele, seguita da Puglia e Campania con rispettivamente cinque e tre comuni a testa dove sventolano le cinque vele.Insieme alla cinque vele nella Guida sono segnalati anche i comuni Amici delle Tartarughe marine e la Campania con 25 comuni guida la classifica nazionale seguita da Puglia (15 comuni).
Sono amministrazioni che, attraverso un apposito protocollo d’intesa, si sono impegnate a adottare una serie di misure per rendere le spiagge accoglienti anche per le tartarughe che depongono le uova oltre che per i bagnanti.
Le altre località con le Vele di Legambiente
Ritornando alla Guida Blu, dopo le località campane con le 5 vele, troviamo con quattro vele nove località della nostra costa: Montecorice, San Mauro, Centola-Palinuro, Pisciotta, Ascea, Anacapri, Capri, Sapri e Procida.
Sono invece 20 le località con tre vele: Atrani, Camerota, Cetara, Bacoli, Casal Velino, Capaccio-Paestum, Agropoli, Massa Lubrense, Positano,Maiori, Minori,Conca dei Marini, Amalfi,Ravello, Furore, Vibonati, Vietri sul Mare, Praiano,Capitello, Sorrento.
Seguono con due vele:Vico Equense,Meta, Ischia,Sant’Agnello, Santa Marina, Piano di Sorrento.
Il commento
“Le esperienze delle località balneari campane – dichiara Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – inserite nella Guida sono la dimostrazione che puntando su un turismo sostenibile capace di valorizzare il territorio e il capitale naturale è possibile affrontare al tempo stesso le tante problematiche ambientali come crisi climatica, inquinamento e overtourism. Il nostro impegno prosegue tutta l’estate con tante iniziative per continuare ad accompagnare sindaci, piccoli e grandi imprenditori, associazioni e cittadini lungo percorsi virtuosi per ridurre la quantità di rifiuti, gestire al meglio le aree protette, promuovere l’enogastronomia di qualità e le buone pratiche di fruizione del litorale.