Continuano senza sosta nel comune di Centola le ricerche dell‘albanese disperso lo scorsa domenica a Foria di Centola, dopo una sparatoria avvenuta davanti l’abitazione si un 58enne del posto.
La ricostruzione
Il ragazzo, un 25enne di origini albanesi, è una dei tre componenti della banda che nella stessa notte si è intrufolata nella casa del 58enne per mettere a segno un colpo. Nella giornata di ieri sul posto l’arrivo della moglie dell’albanese disperso e di circa 30 persone, sempre di origine albanese, giunte a Foria di Centola per capire cosa è accaduto al loro connazionale.
La testimonianza della moglie
“Due giorni fa mi contattano e mi dicono di partire subito per Vallo della Lucania perché mio marito era entrato in una casa con altri due ragazzi. E mi dicono che uno è scappato, un altro è ferito mentre mio marito è morto – afferma la moglie dell’albanese disperso – Subito ho fatto una denuncia e ho cercato mio marito negli ospedali, per avere delle informazioni. Poi siamo venuti qua.
Il ragazzo ferito dice che sono entrati in casa e mentre stavano uscendo il proprietario ha sparato a mio marito e l’ha lasciato steso a terra e a lui l’ha ferito ad una spalla. E poi il proprietario della casa ha trascinato mio marito per i piedi. Tutto quello che sapevamo l’abbiamo detto ai Carabinieri. Il corpo di mio marito non si trova e anche noi ora lo stiamo cercando. Se mio marito è stato ucciso vogliamo almeno il suo corpo per fargli un funerale decente”. E poi ha aggiunto: “Io sono una persona molto tranquilla e voglio solo giustizia per mio marito. Se non è vivo voglio almeno il duo corpo”, conclude.