
AGROPOLI. La spinosa questione della rimozione della posidonia spiaggiata al Lido Azzurro rappresenta il primo test per l’amministrazione Mutalipassi. Fin ora, però, tra difetti di comunicazione e interventi parziali, l’esame sembra tutt’altro che superato. Polemiche arrivano dai cittadini per le opere in corso che stanno portando a nuovi accumuli di alghe sul litorale, anziché agli auspicati interventi di rimozione. Sul caso è intervenuto anche il consigliere di opposizione Raffaele Pesce.
Posidonia al Lido Azzurro: la polemica
«Il Lido Azzurro è devastato: si procede con il solito ammasso annuale della posidonia spiaggiata. Ad oggi non sappiamo quale sia la linea scelta dall’amministrazione e dall’assessore al ramo per la soluzione del problema, eppure anche questa non è nient’altro che la prosecuzione della precedente amministrazione», osserva.
«Il danno e la beffa – aggiunge – quattro milioni di euro di finanziamento per distruggere uno dei posti più belli di Agropoli (in realtà il fine vero era la creazione di un porto); trecentomila euro per una soluzione dimostratasi inefficace; soldi spesi annualmente per limitare il danno da un lato ed accrescerlo dall’altro creando cumuli che celano addirittura il paesaggio; 500.000 regionali da spendere».
Ma se al Lido Azzurro gli interventi hanno quantomeno preso il via, per la spiaggia della Marina, invece, tutto tace.
Mi meraviglia e delude il comportamento,fino al momento,dell’Avvocato Raffaele Pesce che sembra accontentarsi ,stranamente, a essere consigliere di opposizione, mentre, vista la situazione venutasi a creare a seguito dei brogli che ci sono stati, sarebbe stato lui il nuovo Sindaco di Agropoli. Al sottoscritto, e penso a diversi altri cittadini Agropolesi, questo può sembrare una resa se non altro al “SISTEMA” Agropoli.
Pensi bene l’Avv. Pesce, prima che scadano i termini per il ricorso, e sarà assecondato dal popolo Agropolese sano e onesto.
“AGROPOLESE VERACE” ti capisco, ma, anche tu devi capire che con la “GIUSTIZIA” di oggi che si sfoga sui deboli che,semmai, hanno sbagliato non per accrescere i loro averi, bensì perché in stato di bisogno (cioé per poter mangiare) assieme alla famiglia, c’é poco da sperare che colpisca questi “SIGNORI” ,poiché servono anche al “SISTEMA”.