E’ del 23 marzo 2022 il decreto, a firma della Ministra della Giustizia, Prof.ssa Marta Cartabia, che individua 179 magistrati destinati alle cosiddette “piante organiche flessibili distrettuali”, che hanno l’obiettivo di assegnare nuove risorse a tutti i tribunali affetti da condizioni critiche di rendimento.
Cinque sono i magistrati stati destinati al Distretto di Corte d’Appello di Salerno.
“Tale misura è volta a ridurre l’arretrato e la durata dei procedimenti, obiettivi ritenuti prioritari del PNRR, e prevede l’assegnazione per almeno un anno di magistrati presso gli uffici aventi maggiori criticità, sia in termini di scoperture di organico che di pendenze civili ultratriennali. In applicazione di detta disciplina, la sezione Aiga di Vallo della Lucania unitamente al COA, ha inoltrato espressa istanza motivata alla Corte d’Appello di Salerno per l’assegnazione di almeno tre magistrati in funzione giudicante al Tribunale di Vallo della Lucania.
Purtroppo, infatti, il nostro Ufficio Giudiziario possiede tutte le condizioni di criticità di rendimento che sono state individuate dal Ministero, come criteri prioritari ai fini dell’assegnazione dei magistrati in pianta organica flessibile”, dichiara il Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati di Vallo della Lucania Avv. Roberto Scotti.
“Se l’obiettivo delle piante organiche flessibili è quello di supportare gli uffici più in difficoltà – prosegue – è evidente che sia necessario destinare la maggior parte delle risorse al Tribunale di Vallo della Lucania, che vede ancora alcuni ruoli civili “congelati”, ed ad una situazione sempre molto vicina alla paralisi, per ciò che riguarda il settore lavoro e previdenziale, che vede in pianta organica un solo magistrato a fronte di oltre 4000 fascicoli da trattare”.
“Confidiamo nel positivo riscontro e nella disponibilità della Presidente della Corte d’Appello di Salerno, Dott.ssa Iside Russo, ritenendo tale nuova misura sicuramente idonea a superare, almeno temporaneamente, i problemi che affliggono il nostro Tribunale, e che impediscono ai cittadini di avere una rapida risposta alle richieste di giustizia. In caso contrario saremo costretti a valutare tutte le iniziative più idonee a porre fine alle criticità che da anni lamentiamo”. conclude l’Avv. Roberto Scotti.