Attualità

La storia di Irina, torna nel Cilento dopo Chernobyl

La storia di Irina, dall'Ucraina è tornata nel Cilento dove era già stata all'epoca del disastro di Chernobyl. Ora aiuta altri ucraini

Carmela Santi

29 Marzo 2022

VALLO DELLA LUCANIA. «Qui mi sento a casa, sono al sicuro. Non c’era posto migliore dove portare mio figlio per allontanarlo dall’orrore della guerra». Irina, 38 anni da qualche giorno, è arrivata a Vallo della Lucania insieme al suo bimbo, la cognata e il nipote. Come tanti altri ucraini è stata costretta a lasciare il suo paese per scappare dai bombardamenti.

La storia di Irina e il suo ritorno nel Cilento

«Non potevo più vedere mio figlio tremare ogni qualvolta suonavano le sirene con la paura di essere colpiti dalle bombe». Irina con il dolore nel cuore ha deciso insieme al marito, rimasto in Ucraina, di portare il loro unico figlio lontano. Non ci ha pensato due volte a chiedere aiuto a chi, già negli anni passati, le aveva aperto le porte di casa accogliendola come una figlia.

Irina è tornata a Vallo della Lucania dove, quando aveva appena 13 anni, è arrivata per la prima volta grazie al progetto di ospitalità per i bambini di Chernobyl.

All’epoca fu accolta dal dottore Pietro Speranza, primario del reparto di Pediatria dell’ospedale San Luca. Non appena è scoppiata la guerra il dottore ha contattato Irina con la quale è rimasto sempre in ottimi rapporti, offrendole subito accoglienza ed ospitalità.

Il viaggio

Irina ha aspettato qualche giorno, poi ha deciso di partire. Un lungo viaggio in pullman per raggiungere la Polonia, oltre dieci ore di attesa al confine e poi il trasferimento in Italia. Irina oggi non è più una bambina, è una giovane mamma costretta a lasciare il suo paese per la guerra.

Lì sono rimasti il marito, la mamma ed altri familiari. Un viaggio sicuramente diverso rispetto al passato. Ha le lacrime negli occhi quando racconta l’orrore che ha lasciato in Ucraina. Il dramma di un intero popolo.

Il racconto di Irina

«Mio figlio, come tanti altri bambini, era felice, aveva i suoi amici, i suoi giocattoli, la sua vita. Ora lo vedo piangere improvvisamente come un adulto, non come un bimbo della sua età che fa i capricci. Non si era mai allontanato dal papà. Non fa altro che pensare a lui». La giovane donna ospitata grazie alla generosità di una famiglia di Vallo ringrazia tutta la comunità cilentana per l’accoglienza e la disponibilità.

In questa grande macchina di solidarietà vuole fare la sua parte. Proprio grazie agli anni trascorsi a Vallo da bambina, Irina parla bene l’italiano. In Ucraina era proprio insegnante della lingua italiana, è pronta quindi ad aiutare i suoi connazionali che sono arrivati o che arriveranno nel Cilento.

«La maggior parte – dice – sarà in difficoltà con la lingua. Molti non sanno neanche come chiedere aiuto. Io sono qui pronta a dare il mio contributo. I bambini hanno la fortuna di apprendere subito. Per gli adulti è tutto più difficile». Irina come tanti suoi connazionali si augura che Vallo della Lucania sia solo un’altra parentesi della sua vita. «La guerra deve finire presto, noi vogliamo tornare a casa».

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Tumore al seno: la Breast Unit del “Ruggi” di Salerno fa la differenza

Prevenzione, sensibilizzazione e diagnosi restano le armi principali per ridurre la mortalità legata al tumore al seno

Capaccio Capoluogo, centinaia di persone hanno preso parte alla “Marcia della Pace 2025”

“Vorrei far vedere questo momento, con voi tutti, ai potenti della Terra affinché capissero l’importanza della Pace”

Eboli: nuove opportunità per i giovani del programma GOL in biblioteca. L’intervista

Nuovi spazi anche per i bambini e nuovi corsi in elaborazione per le professioni editoriali già a partire dalle prossime settimane

Ad Ogliastro Cilento un monumento per ricordare le vittime della strada

Nuovi cantieri ad Ogliastro Cilento. Li annuncia il sindaco Michele Apolito che preannuncia anche ulteriori novità sul territorio

Ernesto Rocco

25/01/2025

Sapri: arriva il primario in pediatria. Parla il Direttore Sanitario, Vincenzo De Paola

"Il presidio ospedaliero dell'Immacolata di Sapri rappresenta un punto di riferimento importante per tutto il territorio del Golfo di Policastro e per i 18 comuni afferenti all'ambito 71"

Montesano sulla Marcellana: lo scienziato Pietro Campiglia premiato in Campidoglio per la ricerca scientifica

Il premio rappresenta un tributo all'eccezionale volume di progetti di ricerca sviluppati e finanziati, superando i 37 milioni di euro

Aquara: al via, questa sera, lo “Street Food and Sound Festival”. Parla Giuseppe Vertucci, organizzatore dell’evento

Il Festival nasce con lo scopo di permettere a tutti i partecipanti di riscoprire i piatti della tradizione cilentana rivistati in chiave contemporanea

Cilento: scuola e Comuni insieme per la “Giornata della Memoria”

"Tracce di Memoria: la Shoah e le nuove generazioni", questo il titolo dell'incontro che si terrà il 27 gennaio a Roccadaspide

Comunità Montana Alburni: sbloccato il Fondo Nazionale per la Montagna

“Si tratta di interventi utilissimi per supportare i Comuni e le comunità e i nostri uffici stanno lavorando ininterrottamente per trasformare tale programma in fatti concreti nel più breve tempo possibile", fanno sapere dall'Ente

Giorno della Memoria: “Medaglie d’onore” ai deportati, ecco i premiati cilentani e salernitani

Lunedì 27 gennaio il Prefetto di Salerno consegnerà le medaglie d'onore a coloro che hanno subito la deportazione e la prigionia

La storia e la bellezza di Valva al centro di un nuovo sistema di divulgazione digitale e didattica: ecco di cosa si tratta

Il progetto integra tecnologie avanzate e contenuti scientifici di alto valore, con l’obiettivo di far conoscere il Parco di Villa d’Ayala Valva come uno dei giardini storici più importanti d’Italia e d’Europa

Torna alla home