Cilento

Curiosità: 21 Settembre 1921, nasce il fascio agropolese

Pagine di storia: quando ad Agropoli c'era il fascismo. Leggi gli avvenimenti

Ernesto Apicella

21 Settembre 2021

Nel 1921 la popolazione agropolese oscillava intorno alle cinquemila persone, di cui la metà viveva costantemente nelle campagne. L’economia era prevalentemente agricola, seguita dalla pastorizia, dalla pesca e dal commercio. In quegli anni si pensava solo a lavorare per sopravvivere alla fame, alle malattie e alle guerre. Niente auto, tv, guardaroba con capi firmati, cellulari, discoteche e… spread.

21 settembre 1921. La lunga e calda estate agropolese stava per terminare. Il sole, da qualche minuto, era tramontato dietro il convento di S. Francesco e, in corso Garibaldi, i pochi lampioni elettrici erano già accesi. Il bar Italia di Giuseppe Cianfrone, Peppo Peppe, era deserto. Verso le 19.30 la saletta nel retro del bar, di solito adibita al gioco delle carte, si stava riempendo per una importante riunione politica indetta da Attilio Pecora. L’Italia, in quei mesi, era attraversata da un forte vento di cambiamento sociale e politico ed Agropoli non poteva restare insensibile alle sue folate. Attilio Pecora spiegò ai convenuti che i tempi erano maturi per fondare anche ad Agropoli il Partito Fascista. In 49 contribuirono, in quella calda serata di settembre, alla nascita del Fascio agropolese.

“…Agropolesi, la costituzione legale del fascio vuol dire disciplina, abnegazione, dedizione assoluta all’idea divenuta fede, solidarietà, battaglia della nostra generazione…” Così si leggeva dopo un anno sui muri di Agropoli. L’idea fascista stava crescendo ed il 28 ottobre 1922 numerose camicie nere agropolesi parteciparono al Marcia su Roma con Italo Balbo, Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi, e Michele Bianchi.


Il 21 febbraio 1926, con una grande adunata in piazza Vittorio Veneto e alla presenza di numerose autorità politiche, militari e civili, fu inaugurata la Casa del Fascio in corso Garibaldi. Nel teatro Eva si tennero brevi orazioni di saluto da parte degli ospiti, con il saluto ufficiale tenuto da sua eccellenza On. Andrea Torre.

Il pomeriggio del 30 settembre 1926, nell’aula consiliare del Comune di Agropoli, in via Filippo Patella, si tenne l’insediamento del primo Podestà di Agropoli nella persona dell’Avv. barone Gennaro Cagnano che rispose con affetto e stima alle belle parole che gli erano state rivolte dai presenti. La cerimonia si concluse brindando con un fresco Vermuth.


La sera del 31 ottobre 1926 a Bologna, Anteo Zamboni sparò un colpo di pistola a Benito Mussolini, che ne uscì miracolosamente illeso. L’ennesimo attentato al Duce provocò una dura indignazione che sancì la promulgazione di leggi eccezionali per la sicurezza pubblica. La nascita dell’O.V.R.A. (Polizia Secreta), la pena di morte e il Confino per i dissidenti.

Il Confino agropolese non si dimostrò facile per i confinati, giacché dovevano, tranne se impossibilitati, provvedere alle proprie esigenze. C’è comunque da dire che quasi tutti trovarono negli agropolesi e nelle autorità locali comprensione e disponibilità. Tra i confinati ad Agropoli, Franco Antonicelli che giunse il 30 luglio 1935 e vi rimase fino al 2 marzo 1936. Aveva 33 anni ed era un giovane di bell’aspetto, molto signorile, che si integrò immediatamente con gli agropolesi.

Imparò il dialetto locale e trascrisse numerose poesie e canti cilentani. “Ruopole, bello mio, ha quattro pizzi (posti). E tutte e quattro l’aggio conosciute. A la Marina ci so’ li bellezze. A lu Comune li rose ‘carnate. Nzima lo ponte ci so’ le musse affritte (i mussi afflitti). A lu Furtino li scomunicati.

Si vuoi sapere addo’ so’ le bellezze, ra la Marina a ghi’ fare la strata”. Questa è una delle tante filastrocche agropolesi recuperate da Franco Antonicelli. In soli sette mesi “il germanese”, come lo chiamavano i pescatori per via dei suoi capelli biondi, ci ha lasciato una documentazione storica di notevole interesse sulla società agropolese di quel tempo.


Il volontariato fascista era presente con tutte le sue associazioni. La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale presenziava con una forte ed agguerrita milizia che, al comando di Attilio Pecora, era il punto di riferimento per tutta la provincia di Salerno. Sempre presenti a tutte le attività politiche e sociali il Fascio femminile, gli Avanguardisti, i Balilla, le Giovani Italiane, i Figli della Lupa. Bisognava essere presenti a tutte le feste Fasciste, per gli assenti non giustificati, una sana dose di olio di ricino.


La prima scuola ad Agropoli si aprì nel 1869 e nel 1925 fu istituita la quinta classe elementare. Il 17 gennaio 1937 fu inaugurato, grazie all’interessamento di don Carmelo Merola, l’asilo comunale intitolato all’eroe di guerra “Dalmazio Birago”. Sette mesi dopo, il 27 luglio 1937, fu la volta dell’istituzione del Regio corso secondario di Avviamento Professionale con il preside Ferdinando Palazzo. Con l’anno scolastico 1939/1940 fu inaugurato il Ginnasio inferiore comunale con tre classi composte da sessanta alunni.


Tra le opere pubbliche realizzate: Il Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale (11 maggio 1924); la bonifica del fiume Testene per combattere la Malaria ( 20 giugno 1928 ); nel 1928 la costruzione del nuovo cimitero in località Moio; il Faro (7 luglio 1929); il 21 aprile del 1939 fu inaugurato l’acquedotto del Calore che per la prima volta portò l’acqua nelle case degli agropolesi; numerose altre piccole opere videro la luce in quel ventennio fascista.


Dal 2 ottobre 1935 (guerra d’Etiopia) i ragazzi agropolesi furono chiamati a partecipare a tutte le guerre dell’era fascista. Fino all’armistizio, 8 settembre 1943, gli uomini al fronte, le donne e i bambini a casa, furono sottoposti ad enormi sacrifici e ad indicibili sofferenze. Numerosi i giovani agropolesi che morirono nelle battaglie che li videro impegnati sui vari fronti di guerra. Si sacrificarono in guerra per donarci un futuro migliore. Un dono che le nostre generazioni dovrebbero onorare con più rispetto.


L’8 settembre 1943 grande festa degli agropolesi per l’armistizio dell’Italia con le forze Anglo-Americane. Ma la notte successiva, il 9 settembre, con Operazione Avalanche, Agropoli, per la prima volta, si trovò nel mirino della Seconda guerra mondiale.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Montecorice, turisti in difficoltà a largo delle Ripe Rosse: salvati da bagnino

Provvidenziale l’intervento del bagnino per salvare due persone in difficoltà

Fiaccolata di pace ad Ascea per Gaza: tra silenzio, memoria e solidarietà

Una manifestazione intensa, caratterizzata da compostezza e partecipazione, che ha voluto lanciare un messaggio chiaro: stop immediato alle azioni militari

Chiara Esposito

14/07/2025

Cinemadamare: a Vallo della Lucania il più grande campus internazionale di cinema

Decine di giovani filmmaker lavoreranno fianco a fianco per raccontare la cultura e le bellezze paesaggistiche del Cilento

Chiara Esposito

14/07/2025

Incendio a Pisciotta, brucia la collina in località Murata

Squadre antincendio al lavoro da ore per domare la fiamme, ingenti i danni

Istituto Alberghiero di Albanella, minoranza insiste: futuro incerto

Il gruppo "Uniti per Cambiare" denuncia inerzia politica e propone soluzioni urgenti

Albanella, “Giornata per la vita e per Vito”: donati defibrillatori al comune di Laurino

L’obiettivo della serata è stato promuovere la raccolta di fondi per l’acquisto di due DAE da installare nel Comune di Laurino e l’acquisto di un elettrocardiografo

Crisi idrica: dal Cilento appelli dei sindaci a evitare sprechi

Le aziende che gestiscono il servizio stanno lanciando appelli a razionalizzare l'utilizzo d'acqua evitando sprechi

Ernesto Rocco

14/07/2025

Turista 70enne si ferisce al polpaccio con una sedia a sdraio: infermiera la salva sulla spiaggia del Marcellino

Una turista 70enne si ferisce gravemente al polpaccio con una sedia a sdraio sulla spiaggia del Marcellino. Provvidenziale l’intervento di un’infermiera.

Vallo, Molinaro: “Abbiamo i numeri per approvare il bilancio in serenità”

Le tensioni sono esplose a seguito del ritardo accumulato nella presentazione del rendiconto, la cui approvazione era attesa nei mesi scorsi

Chiara Esposito

14/07/2025

Capaccio Paestum: un terminal bus a Ponte Barizzo, una proposta per migliorare il trasporto pubblico locale

La FIT CISL propone un innovativo nodo di interscambio a Ponte Barizzo, Capaccio Paestum, per rivoluzionare il TPL tra Cilento e Salerno

Sapri, la notte della Spigolatrice: eletta la 23enne Marianna Ferrara

Una serata magica che ha portato all'elezione della nuova Spigolatrice

Capaccio Paestum, riqualificazione della pineta: presto al via l’intervento di messa in sicurezza

Il progetto ha lo scopo di valorizzare la fascia pinetata attraverso la manutenzione e la messa in sicurezza del bosco

Torna alla home