SANTA MARINA. E’ stato assolto Francesco Laterza, accusato di atti persecutori nei confronti di una donna residente nel Comune di Santa Marina. I giudici hanno accolto le tesi del suo legale, l’avvocato Franco Maldonato.
Le accuse
Stando alle accuse l’uomo, 58 anni, aveva più volte recato minacce e molestie alla donna, pedinandola e parcheggiando frequentemente la propria autovettura davanti alla strada di accesso alla proprietà, in modo da impedirle il libero transito.
Non solo: in una circostanza Laterza si sarebbe aggirato nei pressi dell’abitazione della donna con una motosega, costringendola a cambiare le sue abitudini di vita, temendo per l’incolumità propria e dei suoi familiari.
Già il Riesame aveva alleggerito la posizione del 58enne inserendo la vicenda nell’ambito di un contesto di litigiosità tra i due, tant’è che Laterza fu il primo a presentare una denuncia nel 2013.
Le accuse mosse al suo indirizzo, inoltre, secondo i giudici non erano tali da imporre la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il caso della minaccia con una motosega, ad esempio, non era stato confermato, in quanto dalle immagini risulta difficile l’identificazione del soggetto. Ma soprattutto, stando ad una testimonianza, l’imputato in quell’occasione non era a Santa Marina.
Circa le accuse di posizionare l’auto davanti al vialetto della vittima, era stato accertato che la vettura in questione non appartiene e non sarebbe nella disponibilità del Laterza, bensì del padre.
Infine anche le ipotesi di pedinamento erano state smentite da testimoni o erano comunque riconducibili a incontri casuali.
La decisione
Per Laterza la litigiosità e l’animosità della controparte sarebbe derivata “da una storia di amore tra loro conclusa su sua iniziativa”.
In ogni caso la situazione non avrebbe creato comunque alcun stato d’ansia nella vittima né di fondati timori per l’incolumità. Di qui l’assoluzione del 58enne.