Curiosità

25 aprile: festa di San Marco Evangelista, celebrata in tutta la Chiesa

Patrono dei notai, degli scrivani, dei vetrai, dei pittori e degli ottici. È celebrato come patrono in diverse comunità cilentane.

Concepita Sica

25 Aprile 2021

San Marco è autore di uno dei quattro Vangeli. In base alle poche notizie pervenute, costituite da alcuni brevissimi passaggi del Nuovo Testamento e da alcune testimonianze di antichi scrittori cristiani, Marco non è un discepolo di Gesù, anche se qualche studioso lo identifica con quel ragazzo che, dopo l’arresto di Gesù al Getsemani, qualcuno che cerca di afferrare e che fugge via nudo lasciando il lenzuolo (cfr. Mc 14,51).

Marco è figlio di una vedova benestante, di nome Maria, che metteva a disposizione di Gesù la sua casa in Gerusalemme e l’annesso orto degli ulivi. Nella grande sala della loro casa si realizzano gli eventi più importanti della vita di Gesù: lì viene consumata l’Ultima Cena e lì rimangono gli apostoli dopo la Passione, lì avvengono le apparizioni del Risorto ed è ancora lì che i discepoli ricevono lo Spirito Santo a Pentecoste.

Egli ha un doppio nome: Giovanni, di tradizione ebraica, e Marco, di tradizione romana. È uno dei primi battezzati di Pietro e la familiarità dell’apostolo con il ragazzo si evince dall’espressione “mio figlio” che egli utilizza in una lettera (cfr. 1Pt 5,13).

Marco, inoltre, è parente di Barnaba (cfr, Col 4,10); infatti è nella casa del ragazzo che Paolo e Barnaba vengono ospitati dopo il viaggio di ritorno da Antiochia. Marco si unisce a loro nel viaggio missionario fino a Cipro (cfr. At 13,5), ma quando questi decidono di proseguire per Antiochia attraverso una regione inospitale, il ragazzo si rifiuta di proseguire e ritorna a Gerusalemme (cfr. At 15,38). L’abbandono di Marco è considerato da Paolo come un tradimento. Infatti qualche anno più tardi Paolo è ancora risentito con Marco e sceglie come aiutante Sila; mentre Barnaba, per difendere Marco, incrina la sua amicizia con Paolo, e si reca a Cipro con Marco.

Marco giunge a Roma nel 42 quale aiutante di Pietro e svolge la sua attività presso gli ebrei. Egli è l’interprete di Pietro e compone il Vangelo su richiesta di alcuni cristiani dell’Urbe, affinchè la predicazione dell’apostolo non vada perduta. Pietro invita Marco a recarsi ad Aquileia per predicare lì la parola del Signore. Qui egli converte Ermagora che poi diviene il primo vescovo della città.

Qualche anno più tardi Pietro manda Marco ad evangelizzare Alessandria d’Egitto: qui egli fonda una chiesa e ne diventa il primo vescovo. Ma i capi religiosi della città, preoccupati per la crescita del numero dei credenti in Cristo, dovuta alla predicazione di Marco, cercano di catturarlo, ma egli si allontana di nascosto. Dopo qualche tempo ritorna, ma viene arrestato mentre celebra i riti pasquali. Viene prima torturato, poi legato con funi e trascinato per le vie del villaggio di Bucoli. Muore per le ferite riportate, all’età di 57 anni, il 25 aprile tra il 68 ed il 72. Si racconta che i suoi carnefici vogliono bruciarne il corpo per cancellare ogni traccia di lui e che mentre si accingono ad accendere il fuoco sono colti da una bufera e scappano via ma alcuni cristiani vanno a recuperare il corpo di san Marco e gli rendono degna sepoltura.

San Marco e Venezia

Al nome dell’evangelista Marco il pensiero subito corre alla città di Venezia ed è un binomio di lunga data che affonda le radici nel primo millennio.

La chiesa costruita sulla tomba di san Marco a Bucoliviene risparmiata sia durante l’invasione persianadell’Egitto del 620 che in seguito ad un incendio scoppiato al tempo dell’invasione araba del 644-646.

Nell’828 due mercanti veneziani, Buono da Malmocco e Rustico da Torcello s’impossessano delle reliquie di San Marco, minacciate dagli arabi e le trasferiscono a Venezia, dove il 31 gennaio 828 le reliquie vengono accolte con grande onore dal doge Giustiniano Partecipazio e riposte in una piccola cappella. Questi, poi, inizia la costruzione della basilica portata a termine dal fratello.

Fin dalle origini la cappella è denominata “cappella palatina” e lì avvengono le cerimonie più importanti come la consacrazione del nuovo doge e la consegna delle insegne agli ammiragli.

Venezia rimane così indissolubilmente legata al suo patrono ed il simbolo del leone alato è posto in ogni angolo della città. Il leone alato è tradizionalmente associato al vangelo di Marco che si apre con la predicazione di Giovanni Battista che è forte come il ruggito di un leone.

Il culto

San Marco è venerato come santo oltre che nella Chiesa Cattolica, anche in quella Ortodossa e, naturalmente, in quella Copta.

L’immagine di san Marco è solitamente raffigurata con in mano un libro (il Vangelo) oppure mentre è intento a scrivere, e quasi sempre al suo fianco è posto un leone, che è il simbolo del suo Vangelo.

Il culto di san Marco incontra una discreta presenza anche nel territorio cilentano. Si tramandano anche commoventi racconti miracolosi sull’intervento del Santo Evangelista a protezione delle comunità devote. 

Da secoli i fedeli intonano canti in onore di san Marcoper chiedere la sua potente intercessione ed essere liberati dai tanti mali che affliggono l’umanità:

Da te vogliam soccorso

Finchè vivnam in terra

La mano tua disserra

Sopra di noi tuttor.

Dal regno dove stai

Accogli o Marco a noi

Pietosi gli occhi tuoi

Qual degno protettor.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Moriva oggi lo scienziato Carminantonio Lippi, originario di Casal Velino

La sua figura si distinse per l’erudizione poliglotta e per il ruolo centrale che ebbe durante la stagione illuministica del Regno delle Due Sicilie

Luisa Monaco

13/07/2025

Capizzo celebra San Mauro Martire: fede, tradizione e festeggiamenti l’11 luglio nel cuore del Cilento

San Mauro Martire è invocato in particolare contro la tosse e la sciatalgia

Concepita Sica

11/07/2025

Esodo per le vacanze, Anas: traffico da bollino rosso

Si intensifica il traffico. Tra le strade con i maggiori flussi di veicoli anche la SS18 e la A2 del Mediterraneo

Mimmo Beneventano, il medico che sfidò la camorra: era originario di Petina, domani l’anniversario della morte

Domani, 11 luglio, ricorre l'anniversario della morte. Beneventano fu ucciso nel 1980 mentre saliva in auto per andare a lavoro

11 luglio: la festa di San Mauro Martire a Capizzo. Ecco il culto del Santo e le tradizioni nel Cilento

San Mauro: Venerato diffusamente in diverse zone d’Italia, solennemente festeggiato anche nel Cilento. La festa di Capizzo

Concepita Sica

10/07/2025

Giungano, un sogno realizzato: Laurea in Medicina e Chirurgia per Danilo Milite, una tesi da 110 e lode

Danilo ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Bari

Cilento, terra di eroi: il ricordo dei moti del 1828

Moti del Cilento 1828: la distruzione di Bosco, terra di eroi, il Cilento uomini coraggiosi e dotati di coraggio. Ecco la storia

Protezione civile: prorogata di 24 ore l’allerta meteo per piogge e temporali

L'avviso è valido fino alla mezzanotte di domani, 8 luglio

Il 7 luglio è la Giornata Mondiale del Cioccolato: ecco perché si festeggia

Alcuni studi hanno dimostrato che un consumo moderato può favorire la salute cardiovascolare e migliorare l’umore grazie alla serotonina

Angela Bonora

06/07/2025

Tregua dal caldo: allerta meteo per forti temporali e grandine

L'avviso è valido dalle 23.59 di oggi, domenica 6 luglio, fino alle 23.59 di domani, lunedì 7 luglio

Moriva oggi Costabile Carducci, originario di Capaccio Paestum: capeggiò i moti del Cilento del 1848

Un eroe dimenticato: Costabile Carducci, pioniere dell'indipendenza italiana

Angela Bonora

04/07/2025

Nasceva oggi a Teggiano Gaetano Macchiaroli, intellettuale e antifascista

Il 4 luglio 1920 nasceva a Teggiano Gaetano Macchiaroli, editore e antifascista di spicco, figura centrale nel panorama culturale della sinistra campana del Novecento

Luisa Monaco

04/07/2025

Torna alla home