La Campania si avvicina sempre di più alla zona rossa, che potrebbe essere decretata dalla riunione della cabina di regia del governo dopo l’analisi dei dati da parte del Cts. I 2.635 positivi emersi nei 26.533 tamponi di oggi confermano il trend regionale che va avanti da ormai da molti giorni: dal 24 febbraio a oggi la Regione è sempre stata sopra i duemila positivi al giorno, tranne che in una giornata, il marzo con poco più di 1.800 positivi ma su soli 14.600 tamponi.
Lo rivela l’Ansa. Tra i dati in peggioramento in Campania anche l’occupazione dei posti letto negli ospedali, in particolare l’aumento delle terapie intensive, saliti oggi a 137.
Aumenta anche il numero dei sintomatici. Cambiamenti che già avevano portato nei giorni scorsi il governatore Vincenzo De Luca a chiudere nuovamente tutte le scuole in presenza e che ora potrebbe portare la Regione in zona rossa, con una escalation molto rapida visto che due settimane fa la Regione era zona gialla.
Zona rossa, le regole
Spostamenti: in zona rossa non è consentito muoversi neanche all’interno del proprio comune. Ci si può spostare solo con autocertificazione e per i seguenti motivi: lavoro, salute, urgenza.
Visite a parenti e amici: non è più consentito spostarsi per far visita a parenti o amici, nel proprio comune o al di fuori di esso.
Seconde case: in zona rossa è vietato spostarsi verso le seconde case, perché non rientra nei soli motivi autorizzati di lavoro, salute, urgenza.
Bar e ristoranti: bar e ristoranti sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio.
Negozi: i negozi sono chiusi. Restano aperte farmacie e punti vendita di beni di prima necessità. La decisione che riguarderà l’intera area metropolitana di Bologna, sulla scia del nuovo Dpcm Draghi, dovrebbe prevedere la chiusura di barbieri e parrucchieri.
Passeggiate e sport: è possibile passeggiare intorno a casa, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossando la mascherina. Per quanto riguarda lo sport, sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività svolta nei centri sportivi all’aperto. Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto.