Attualità

Sacco, famiglia positiva al covid: “In paese additati come untori”

"Da quando io e mio marito abbiamo avuto conferma di essere positivi, non abbiamo avuto solidarietà dalla nostra comunità, ma siamo stati additati come gli untori”

Katiuscia Stio

6 Novembre 2020

SACCO. «Il covid è un virus virulento e devastante. Invade rapidamente il corpo ma ha anche effetti sulla psiche. Da quando io e mio marito abbiamo avuto conferma di essere positivi, non abbiamo avuto solidarietà dalla nostra comunità, ma siamo stati additati come gli “untori”, e questo ci ha molto mortificati» con queste parole Gaetana Rizzo racconta la tragica esperienza, vissuta sulla propria pelle insieme al marito, del coronavirus.

A Sacco nelle scorse settimane si sono registrati alcuni contagi che però non sono legati tra loro, ovvero non partono da un unico ceppo. Gaetana e la sua famiglia gestiscono un bar in paese, dopo le prime notizie sulla positività di una donna, e a venire di componenti di una famiglia, e poi il marito e poi lei stessa, in molti in paese hanno cominciato ad additare l’attività commerciale con luogo del contagio.

«Ma le persone coinvolte non sono mai venute al nostro bar, nemmeno per un caffè. E il tracciamento contagi ha poi dimostrato che non è stato il nostro bar il “piccolo focolaio” come alcuni lo hanno definito – continua Gaetana-. Da premettere che sia io che mio marito ci siamo messi in quarantena fiduciaria da molto prima di scoprire di essere positivi, avvertendo alcuni sintomi influenzali che però, inizialmente, il medico aveva scartato come sintomi da covid. Ci siamo divisi dai nostri figli, dai genitori, dai compaesani, proprio per il senso di responsabilità e rispetto. Abbiamo chiuso il bar. Abbiamo fatto richiesta di essere sottoposti a tampone, e infine la inattesa notizia: eravamo entrambi positivi».

Da questo momento Gaetana e Felice vivono isolati e senza alcun contatto con l’esterno. Al dolore fisico, alla paura per come si potrebbe sviluppare il prosieguo della propria positività, allo sconforto della lontananza dai propri figli e genitori si aggiungono il vocìo insistente di chi continua a volerli vedere come “untori”, il continuo additare il bar come luogo di contagio e, forse la nota più amara, il non sentire un minimo di solidarietà da nessuno.

«Cose assurde che lasciano l’amaro in corpo e la consapevolezza che quando si parla di essere uniti, coesi, della necessità di sostenersi l’uno con l’altro quale unico antidoto per costituire un mondo migliore, risultano poi solo parole vuote. In tutto questo voglio ringraziare le mie amiche che si sono occupate dei miei figli come se fossero i loro» conclude Gaetana.

“Ammalarsi di Covid-19 anche in modo lieve può causare problemi per mesi. La sindrome che viene chiamata “Post Covid” o “Long Covid” continua a essere sottovalutata nei dibattiti in prima serata, ma colpisce ormai moltissime persone, si pensa fino al 10 per cento di chi è stato contagiato dal coronavirus. Sono soggetti ufficialmente guariti e negativi al tampone che però hanno sintomi persistenti e disturbi che durano da più di tre mesi, principalmente stanchezza, debolezza, fiato corto, eritemi, perdita di memoria, ansia e dolori muscolari, problemi che rendono loro impossibile tornare a stare bene come prima” riporta un articolo de Il corriere della sera del 9 ottobre scorso. Non meno “dolorosi e pungenti” per lo spirito sono gli effetti della emarginazione a cui si è stati condannati per aver avuto la sfortuna di essere risultati positivi.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Morte di Rivaldo Rusi: autopsia conferma proiettili da caccia, colpito alle spalle

Ecco cosa è emerso dall’autopsia eseguita sul corpo del venticinquenne coinvolto in una sparatoria a Foria

Sparatoria a Foria di Centola: in carcere uno dei ladri albanesi

Arrestato un uomo coinvolto nel tentato furto con sparatoria

Cilento e Vallo di Diano in festa per la Madonna delle Grazie

Domani la festa in onore della Madonna delle Grazie, venerata in diverse comunità del comprensorio del Cilento e Vallo di Diano

Concepita Sica

01/07/2025

Capaccio Paestum, è Angelo Quaglia il nuovo presidente del Consiglio Comunale

“Seguirò un principio di imparzialità nei confronti di tutti voi”

Vallo della Lucania: torna l’appuntamento con il “Premio Antonio Valiante”

L'iniziativa, giunta alla sua terza edizione, si terrà quest'anno martedì 8 luglio, dalle 17.30, presso l'aula magna del P.O di Vallo della Lucania

Antonio Pagano

01/07/2025

Vallo della Lucania, dal 2026 la Tari sarà più leggera: prevista una riduzione fino al 10%

Secondo quanto approvato, le utenze domestiche e non domestiche potranno beneficiare di un taglio compreso tra l’8% e il 10% sull’importo della tassa

Chiara Esposito

01/07/2025

Agropoli, divieto di balneazione, interviene Mario Picariello: “Il mare non è mai stato inquinato”

«Il fenomeno è del tutto naturale. Il mare non è stato mai inquinato»

Castellabate: attivata nuova postazione 118 per l’estate 2025

Si tratta di un’ambulanza fissa di tipo B, dotata e accompagna da un infermiere e un autista

Emergenza incendi: Liguori “A Pisciotta un incendio sicuramente doloso”

Dopo il brutto incendio divampato nel Comune di Pisciotta, al confine con quello di Ascea, ettari di vegetazione sono andati in fumo

Chiara Esposito

01/07/2025

Cilento, parroco condannato per atti persecutori. La Diocesi: “Solidarietà alla vittima”

ll Vescovo Vincenzo Calvosa rinnova vicinanza, sostegno e solidarietà alla vittima e all’intera comunità

Pochi medici: salta l’avvio della Guardia Medica turistica

Oggi, primo luglio, i presidi di guardia medica turistica avrebbero dovuto aprire i battenti nelle località costiere salernitane, rispondendo così all’aumento significativo di presenze nei mesi di luglio e agosto

Ernesto Rocco

01/07/2025

Casalbuono: BCC Magna Grecia al fianco delle Pro Loco del Vallo di Diano

L'obiettivo è promuovere cultura, coesione e territorio

Torna alla home