Cronaca

Truffa ai danni di una banca nel salernitano: scoperta associazione a delinquere

Tra i nove responsabili, ora agli arresti domiciliari, anche un direttore di filiale. Più di 90 gli indagati per truffa, riciclaggio, autoriciclaggio e mediazione creditizia abusiva

Comunicato Stampa

3 Novembre 2020

Questa mattina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale che, su richiesta della Procura alla sede, dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di nove persone.
Si tratta di S. A. (classe 1974), direttore della filiale di una banca di rilievo nazionale; di N. F. (classe 1961) e D. G. M. (classe 1963), entrambi funzionari di banca all’epoca impiegati presso la medesima sede del direttore; di R. G. (classe 1979), M. M. (classe 1969), C. D. (classe 1968), C. D. (classe 1960), I. M. (classe 1985) e A. V. (classe 1951), i rimanenti componenti del sodalizio, tutti di Salerno e provincia.

Le ipotesi di reato formulate dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, coordinati dai PP.MM. dell’Ufficio diretto dal Procuratore Capo Giuseppe Borrelli, vanno dalla truffa al falso, al riciclaggio ed all’autoriciclaggio.

Viene prefigurata, infatti, l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere, il cui unico scopo era quello di frodare l’istituto di credito, attraverso l’erogazione di finanziamenti che, una volta elargiti, venivano restituiti soltanto in minima parte.
Il sistema escogitato sfruttava, dall’interno, le maglie larghe delle istruttorie per il cd. credito al consumo, che nel caso di specie portava alla concessione del prestito nell’arco di 24 ore (si parla, infatti, di finanziamenti cd. “easy”).
Ben definiti i compiti dei membri dell’organizzazione, nell’ambito della quale il direttore della filiale ed i due funzionari con lui in servizio predisponevano il carteggio necessario per autorizzare l’accreditamento delle somme, con tanto di buste paga e dichiarazioni dei redditi false, attestanti fittizi rapporti di lavoro.

Altri cinque degli arrestati, invece, avevano il compito di reclutare gli “pseudo clienti”, persone disposte a presentarsi allo sportello per aprire il conto corrente e richiedere il prestito, che venivano assistite passo dopo passo nell’iter istruttorio e alle quali erano forniti i documenti necessari per accedere ai finanziamenti.
Bisognava scegliere bene i complici ai quali proporre l’“affare”, chiamati a prestarsi al raggiro ai danni della banca, dietro la promessa di qualche migliaia di euro. Parliamo, perlopiù, di persone prive di fonti di reddito, talvolta senza fissa dimora, anche con precedenti penali, che mai avrebbero avuto il riconoscimento del credito, se la loro pratica non fosse stata istruita con documentazione del tutto “farlocca”.

Ed infatti, la gran parte dei formali beneficiari dei prestiti venivano proprio dai Comuni di residenza dei cinque incaricati di intercettarli, Salerno e altri centri della provincia, Eboli, Battipaglia, Montecorvino Pugliano e, addirittura, Castelnuovo Cilento, distante 60 km (più di un’ora di auto) dalla filiale di Bellizzi (SA), base dell’organizzazione. Neppure sono mancati un paio di nuovi correntisti, giunti nel Salernitano direttamente dalla provincia di Napoli.

Questa attività di intermediazione tra i clienti e l’istituto di credito, svolta nella totale assenza delle abilitazioni di legge, integra peraltro un’ulteriore, specifica fattispecie di delitto, sanzionata con la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 10.000 euro.

Per l’ultimo dei nove arrestati, A. V. (classe ’51), legale rappresentante di una società di comodo, è scattata la più pesante accusa di riciclaggio, in quanto si è prestato a simulare la vendita di un’autovettura per giustificare il trasferimento dei fondi concessi dalla banca, così da farne perdere definitivamente le tracce.

Per non far partire subito i controlli interni, venivano adottati alcuni semplici accorgimenti, come quello di lasciare sul conto, almeno all’inizio, una giacenza minima, con cui pagare regolarmente le prime rate del rimborso.

Dopo alcuni mesi, però, è arrivata una segnalazione di anomalie, direttamente dalla Direzione Centrale dell’istituto. Il responsabile della filiale si è trovato costretto quindi, suo malgrado, a denunciare alla locale Stazione dell’Arma la probabile truffa, di cui egli stesso era, in realtà, uno dei principali artefici.

Nel corso delle successive indagini, i militari delle Fiamme Gialle hanno così ricostruito che, a fronte di una novantina di finanziamenti concessi, per un’erogazione complessiva di oltre 800.000 euro, alla banca sono state rimborsate rate per neanche un decimo (meno di 80.000 euro).

Considerato che agli “pseudo clienti” veniva lasciata grosso modo la metà delle somme, l’organizzazione ha potuto così incassare, nel brevissimo arco temporale di tre mesi, profitti illeciti nell’ordine di 350.000 euro.

Nella stessa giornata, infine, sempre i Finanzieri di Salerno hanno proceduto al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di liquidità per circa 73.000 euro, nella disponibilità di tre degli indagati, nei cui confronti sono formulate anche le accuse di riciclaggio ed autoriciclaggio.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Capaccio Paestum: scooter dato alle fiamme sul litorale, indaga la polizia municipale

Il mezzo è stato rinvenuto in località Licinella, completamente distrutto

Capaccio Paestum, rifiuti speciali nel corso d’acqua “capo di fiume”: scatta il sequestro dell’area

Nel corso d'acqua sarebbero stati depositati ed interrati ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi

Eboli, controlli a tappeto sulla Litoranea: fermati 4 uomini di nazionalità marocchina

A bordo del veicolo, oltre al conducente, si trovavano tre uomini di nazionalità marocchina. Durante le verifiche di rito, è emerso che il conducente era sprovvisto della patente di guida necessaria per condurre il veicolo

Ispani: malviventi in azione nella casa comunale

Una banda di ladri, per cause ancora in corso di accertamento, hanno forzato una porta laterale dello stabile e si sono introdotti all'interno della casa comunale

Agropoli: avverte improvviso malore durante serata con amici: 21enne salvato dai sanitari del 118

Il tempestivo intervento dei sanitari della Croce Rossa Ha permesso di stabilizzare il ragazzo e trasferirlo all’ospedale di vallo della Lucania

Ernesto Rocco

04/05/2025

Dramma ad Agropoli, uomo trovato morto in casa

Inutili i soccorsi per il quarantenne

Capaccio Paestum, la denuncia di una turista: “Troppi furti sul litorale, sembra il Far West”

Sono sempre più frequenti i furti sul litorale capaccese, ancora una volta ad essere presa di mira è stata una delle auto parcheggiate

Eboli, paura al mercato della frutta: aggredito ambulante

Ad avere la peggio il venditore di formaggi e salumi, conosciuto e stimato commerciante

Incendio nel centro di Sapri: paura in via Kennedy, nessun ferito

È successo nella tarda mattina, squadre dei vigili del fuoco al lavoro per le operazioni di spegnimento

Battipaglia, controlli nella movida: sanzionati due bar. Fermato extracomunitario ubriaco

Ecco l'operazione congiunta della Polizia Locale e Polizia di stato

Antenna 5G a Palinuro, dalla protesta al sequestro: contestate irregolarità

Sequestro preventivo del cantiere per l'antenna 5G alle Saline di Palinuro disposto dalla Procura di Vallo della Lucania

Guardia Costiera salva sub in difficoltà nei pressi della Torre del Telegrafo ad Ascea

Un sub colto da malore in un tratto impervio della costa di Ascea è stato prontamente soccorso dalla Guardia Costiera grazie alla segnalazione di un cittadino

Ernesto Rocco

02/05/2025

Torna alla home