Cilento

31 anni fa, tra Agropoli e Capaccio, veniva uccisa la piccola Carmela Pannone

Uccisa dalla camorra a soli 5 anni insieme allo zio

Angela Bonora

24 Agosto 2020

Carabinieri anni 90

31 anni fa, tra Agropoli e Capaccio Paestum, il 24 agosto 1989, vennero uccisi Giuseppe Pannone e sua nipote Carmela Pannone, per mano della camorra. Carmela, di soli 5 anni, fu ammazzata insieme allo zio, Giuseppe, di 32 anni, originario di Afragola, in una sparatoria avvenuta davanti ad un supermercato. Giuseppe Pannone era un pregiudicato di spicco della camorra cutoliana, ed era stato da poco scarcerato dopo una condanna a sei anni di reclusione. Dal primo agosto, stava trascorrendo le vacanze, insieme con la la moglie, ai figli e ai nipoti, in un villino di Paestum.

Per eliminare un pregiudicato i killer della camorra non hanno esitato a sparare contro quattro bambini e a ucciderne uno.

Questo il racconto del quotidiano “la Repubblica”, il giorno dopo l’attentato.

Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, Pannone insieme alle nipoti stava attendendo in auto la moglie che si era recata nel supermercato per alcune spese. Da alcuni giorni il pregiudicato (che era uscito dal carcere nell’ottobre scorso dove aveva scontato sei anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere di stampo camorristico) stava trascorrendo ad Agropoli le vacanze insieme alla moglie e ai figli. Ad un certo momento gli sconosciuti gli si sono avvicinati e gli hanno sparato contro numerosi colpi di pistola alcuni dei quali hanno raggiunto anche i bambini. L’agguato è avvenuto poco prima delle dieci in una zona particolarmente affollata di villeggianti.Il pregiudicato era a bordo della sua Fiat Uno turbo ed era in attesa della moglie che si era recata a fare la spesa in un vicino supermercato. Sui sediolini posteriori dell’autovettura c’erano altri due bambini, oltre quelli colpiti dai sicari: la figlia del pregiudicato Carmela, di tre anni e una nipotina, Teresa Pannone, anche lei di tre.I malviventi sono arrivati sul posto a bordo di una Renault 19. Il commando secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori era formato da quattro uomini. Due di loro hanno ripetutamente sparato attraverso i finestrini, con due pistole calibro 9. La traiettoria è stata obliqua e, per tale motivo, sono stati colpiti anche due dei quattro bambini che erano sui sedili posteriori e che non hanno fatto in tempo a scansarsi.

Carmela Pannone, di 5 anni, morì subito dopo il ricovero alll’ospedale di Battipaglia per la gravità delle ferite riportate. La bimba era figlia di un fratello del pregiudicato. L’altro bambino, Luigi De Lucia, di sei anni (figlio della sorella del pregiudicato) fu ricoverato in rianimazione.

In tutta la zona dell’agguato di stampo camorristico vennero organizzati numerosi controlli. La Renault 19 venne poi trovata dai carabinieri, completamente bruciata, a circa un chilometro di distanza, in una zona isolata. Gli esecutori materiali del delitto furono arrestati.

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