Attualità

Agropoli, vigile aggredito: solidarietà e polemiche

Dalla politica ai sindacati: serve più sicurezza

Ernesto Rocco

17 Agosto 2020

Polizia Municipale Agropoli

È finito in ospedale con due costole fratturate A.C., giovane vigile urbano di Agropoli che nella notte di Ferragosto è stato colpito da un uomo del posto che poi si è allontanato. L’episodio è avvenuto a pochi passi dal cuore della movida agropolese, in una zona dove i cittadini da tempo chiedono interventi per garantire più sicurezza e un maggiore rispetto delle norme anti covid. Proprio durante un controllo degli uomini della Polizia Municipale sarebbe avvenuta l’aggressione. Due agenti della polizia municipale, stando alle prime ricostruzioni, avevano avvistato un giovane a bordo di uno scooter percorrere una strada in controsenso di marcia. Lo hanno raggiunto nei pressi della sua abitazione, a poca distanza, e stavano verbalizzando l’infrazione quando il padre del ragazzo sarebbe uscito dalla sua casa e avrebbe colpito il vigile alle spalle. Gli ha così provocato la frattura del costato. 

L’episodio è avvenuto in via Granatelle, a pochi passi dal centro cittadino, dal porto e da piazza della Mercanzia, cuore della movida agropolese. Ieri mattina proprio le indagini della Polizia Municipale hanno permesso di identificare l’aggressore, ovvero un 48enne ex pugile. Il sindaco Adamo Coppola ha annunciato che l’ente agirà giudiziariamente contro di lui. 

«Condanniamo fermamente – afferma il sindaco Adamo Coppola – la violenta aggressione subita dal nostro vigile urbano mentre era nello svolgimento delle sue mansioni. Un gesto indegno che è stato compiuto a danno di un pubblico ufficiale, il quale si è sempre distinto per serietà e professionalità. Mentre auguro una pronta guarigione al nostro vigile urbano, confido che il protagonista di questa vergognosa vicenda, possa venire presto assicurato alla giustizia. La nostra città ha sempre respinto ogni forma di violenza e sempre lo farà».

Proprio l’amministrazione comunale di Agropoli, però, è finita sotto accusa dopo l’episodio poiché da tempo i cittadini segnalano caos e infrazioni nella zona che non è stata oggetto di adeguati controlli e verifiche da parte delle autorità.
«Purtroppo in questa zona ci sono troppi problemi, dagli assembramenti allo spaccio, bisogna intervenire seriamente e con interventi mirati», dice un residente.

Accuse anche dalla politica. Gisella Botticchio, consigliere della Lega, dopo aver espresso solidarietà all’agente accusa gli amministratori: «Non si può assistere allo sfascio di una città sempre più decadente…Una città priva di servizi necessari. Oggi appaiono all’orizzonte nuove generazioni che sono vittime di questo decadimento sociale economico e culturale …Più istituzioni tra la gente e meno riunioni di palazzo».

Critico anche Consolato Caccamo di Azione Civica: «Agropoli non è Scampia. Questa è la risposta che per anni ho dovuto sorbire quando a più riprese avevo proposto e sollecitato maggiori misure nel comparto della sicurezza». L’ex consigliere comunale avanza delle proposte, dall’accelerazione dell’iter per il commissariato di polizia alla vigilanza privata e infine maggiori investimenti in attrezzature ed equipaggiamenti.
«Non possiamo mandare gente in strada impreparata rispetto al notevole impegno che richiede il compito.
L’immagine del sequestro di 4 giocattoli a qualche povero Cristo, non può essere più accettato come strumento di propaganda di una presunta lotta contro l’illegalità.
Abbisogna ben altro. Intenzioni chiare e azioni decise. Ora», conclude Caccamo.

Pensiero simile anche dei sindacati: «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al collega e all’intero corpo di polizia municipale di Agropoli – afferma Angelo Rispoli, segretario provinciale della Csa – Ringraziamo anche il sindaco Adamo Coppola per aver stigmatizzato l’evento, ma ci aspettiamo provvedimenti concreti per salvaguardare gli operatori. In particolare, è necessario che ai vigili urbani sia fornito un equipaggiamento adatto a difendersi in situazioni a rischio. Ogni collega dovrebbe essere dotato di sfollagente e spray urticante, in modo da poter svolgere il proprio lavoro, e in questo caso un servizio essenziale vista l’emergenza Covid, senza preoccuparsi della sua incolumità».

Questo non è il primo episodio di violenza che vede coinvolto un agente di polizia municipale nel Cilento. Nei giorni scorsi una vigilessa di Camerota era finita in ospedale a seguito di un litigio avvenuto in strada con dei vacanzieri. Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione di Marina di Camerota per comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto che, come nel caso di Agropoli, ha ricevuto unanimi condanne.

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