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Come fare un buon caffè con la moka, la guida

Il caffè è un culto, uno stile di vita per gli italiani e in particolare per i partenopei. Parliamo di una bevanda dal gusto intenso, aromatico, che nasce non certo con la macchinetta espresso, ma con la cara vecchia moka.

Redazione Infocilento

10 Agosto 2020

Caffè

Proprio perché preparare un buon caffè è un rito, la moka bisogna saperla caricare e dunque usare. La tradizionale moka infatti prevede delle regole da rispettare per una buona preparazione.

Qualche informazione in più sulla moka

La moka è presente in tutte le case, o perlomeno quasi. Si tratta di un apparecchio nato nel 1933 ad opera di Alfonso Bialetti.

Il nome è in onore alla città dello Yemen Moka, che è tra le prime a fornire caffè di ottima qualità. Sebbene da qualche anno sia esplosa la moda della macchinetta espresso e dei distributori automatici di caffè, che comunque danno una bevanda gustosa, il culto della moka è unico nel suo genere.

Questo dispositivo si compone nella parte inferiore da un bollitore, al cui interno si mette un filtro a forma di imbuto.

Nella parte superiore invece c’è un raccoglitore dotato di un secondo filtro estraibile, tenuto fermo da una guarnizione di gomma. Guarnizione e filtro si devono cambiare di continuo.

Quello del caffè quindi è un rito fatto di mosse, anche se non a tutti i caffè fatti con la moka vengono bene.

Non tutti sono in grado di ottenere una bella tazzina fumante e profumata e dalla giusta consistenza.

Come fare, quindi, a riconoscere quando è buono o cattivo, così da evitarsi un dispiacere di prima mattina?

Le prime regole per preparare il caffè con la moka

La ricetta del caffè si impara sin da piccoli, o almeno in alcune zone d’Italia è un trucco che si tramanda. Pur sembrando cosa semplice a farsi, bisogna rispettare delle regole sacrosante per ottenere un caffè che si rispetti con la moka.

Innanzitutto la macchinetta deve essere asciutta e pulita.

L’acqua che si mette al suo interno deve essere molto fredda e non troppo calcarea.

Per un buon processo di ebollizione, la quantità dell’acqua deve arrivare alla valvola presente all’interno del bollitore.

La polvere del caffè deve essere grossolana, non troppo fine e soprattutto non va schiacciata una volta adagiata nell’imbuto.

Una volta pronta, la moka va avvitata e messa sul fuoco, rigorosamente a fiamma bassa.

 

N.B. Non appena il caffè comincia a salire, la macchinetta va tolta dal fuoco. Pur ottenendo meno caffè di quanto ci si aspetti, eviterai in tal modo che sappia di bruciato.

Infine prima di versarlo nella tazzina il caffè deve essere mescolato per amalgamare la parte più densa uscita per prima con quella più leggera uscita alla fine.

Come riconoscere un caffè dalla moka buono

Rispetto ad un caffè espresso, quello con la moka ha una consistenza diversa. È meno denso e cremoso, ma non deve mai essere troppo acquoso.

Per riconoscere un buon caffe preparato con moka devi innanzitutto annusare la stanza. Se infatti preparato come si deve, la cucina e il resto della casa saranno pervasi da un particolare aroma di caffè.

Anche il colore può dirti se sei stato bravo a prepararlo.

Un caffè che si rispetti deve essere molto scuro, e addirittura, una volta tolto dal fuoco, deve uscire anche un pò di schiuma, color nocciola o anche più bruna, a seconda dalla miscela che si è deciso di utilizzare.

Mentre lo si versa, se la cascata è trasparente, vuol dire che è stata messa troppa acqua. Sempre a seconda della miscela cambierà anche il colore del caffè in tazzina. Se infatti hai acquistato una polvere Arabica 100% avrai una consistenza molto più chiara.

Se invece è un mix tra Arabica e Robusta, sarà un pò più marrone, ma comunque la tinta deve avere una sua consistenza.

Prima di berlo, per verificare se sia o meno buono, fai ruotare la tazzina, almeno così potrai capire se sul fondo c’è un residuo abbondante di polvere.

Qualora dovessi trovare troppa polvere, vuol dire che la miscela era troppo fine, o che il filtro non era stato pulito con attenzione o, anche, che è ora di cambiarlo.

Prendersi cura della moka

Lo sapevi che in base al tipo di moka e a come ti prendi cura di essa cambia il sapore del caffè?

Per ottenere infatti una tazzina perfetta devi seguire delle semplici ma efficaci regole per far sì che duri nel tempo e che continui a farci un buon caffè senza retrogusti strani.

Innanzitutto dovresti comprare una moka che sia di buona qualità, meglio ancora se appartenente a qualche brand storico che ti faccia da garante. Inoltre non dovresti mai lavorare la moka con detersivo.

Se si incrosta al massimo prova a pulire con dell’aceto.

Tieni d’occhio le condizioni di valvola guarnizione e filtri: se si usurano troppo è ora di cambiarlo. Dopo aver bevuto il caffè, la moka andrebbe lavata subito.

Infine, se il manico “balla”, meglio sostituirlo, potrebbe essere pericoloso.

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