C’è grandissima attesa nell’aria per il derby del Cilento. A livello di classifica è una sfida da dentro o fuori sia per l’Agropoli che per la Gelbison: i delfini cercano disperatamente l’appiglio che dovrebbe tenerli ancora in gioco per centrare i playout, i rossoblu, d’altra parte, punti per tirarsi fuori dalla zona calda. Sulla carta la formazione di Squillante appare piuttosto favorita: maggiore è la qualità della Gelbison, seppur questa squadra rappresenti un ibrido ed è priva di un’ identità di gioco continuando a segnare relativamente poco: il secondo peggior attacco con 13 reti segnate, solo i delfini hanno fatto peggio con 11.
La vittoria col Gladiator ha rasserenato gli animi ed è stato importante anche il pari col Fasano. Proprio l’Agropoli, d’altra parte, contro la formazione di Borrelli (che poi si è dimesso) ha strappato un punto che sa anche di beffa domenica scorsa: potevano essere tre se il destro di un ritrovato Doto si fosse infilato al 90′ all’angolino invece di sbattere sul palo. In casa delfina per il derby è previsto il rientro di Bonfini: l’ex Troina ha scontato la squalifica e tornerà al centro della difesa. In coppia con lui ci sarà Guida con Matrone e Garofalo indiziati di giocare sugli esterni bassi. A centrocampo, il posto di Acunzo, che ha lasciato l’Agropoli finendo al Rimini, sarà preso da Di Lascio: il capaccese è stato tesserato proprio in settimana e torna alla formazione con cui aveva disputato l’anno scorso il torneo di Eccellenza. Accanto a lui dovrebbe esserci Numerato con Pagano sugli esterni e Cozzolino: non dovrebbero figurare tra i convocati nè Mariani nè Proto entrambi infortunati. in attacco si va verso la coppia Doto-Carrafiello per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, ma potrebbe essere della partita anche Solazzo che ha smaltito il problema che lo aveva fatto giocare, non al meglio, con il Gladiator. Ancora fuori il grande ex Cappiello per l’infortunio che dovrebbe tenerlo fuori per altri 20 giorni. Probabile 4-3-3 invece per Squillante con Cefariello tra i pali e un pacchetto arretrato formato da De Gregorio, Giordano (o Caruso), Mautone ed Onda da esterno basso. In mezzo Uliano, il leader e capitano della squadra, con Marin e Gori, mentre davanti spazio al trio Tedesco-Simonetti-Tandara, con quest’ultimo che è un ex della sfida.
Data l’importanza dell’incontro abbiamo ascoltato anche l’illustre parere di due ex calciatori di Agropoli e Gelbison, Donato Capozzoli, uno dei più grandi talenti del Cilento e che ai delfini ha lasciato un pezzo di cuore, e Domenico Mustone, uno dei migliori terzini campani, che alla Gelbison si rese protagonista di un bellissima cavalcata ai tempi di Erra, ma che ha giocato anche pochi mesi all’Agropoli nella stagione scorsa. ”Sarà una partita da non sottovalutare per la Gelbison” – ci dice l’attuale calciatore del Santa Maria – ”anche se l’Agropoli sta vivendo un momento buio, non solo per la classifica, ma anche a livello societario. I delfini daranno comunque il massimo per far felici i propri tifosi specialmente in una partita del genere. Questa gara potrebbe cambiare le sorti della stagione e rendere più serena un’ intera città”.
Secondo Mustone: ”Il derby del Cilento è importante per entrambe le compagini, ma la Gelbison è più tranquilla rispetto all’Agropoli. Sarà un match esaltante e combattuto fino all’ultimo. Ho lasciato un pezzo di me in entrambe le piazze dove ho giocato, ma sono stato più a lungo in rossoblu. Sappiamo dei problemi societari che ha avuto l’Agropoli, mentre a Vallo, con il presidente Puglisi, si respira serietà e professionalità e questo è un fattore importante che fa sì che i giocatori rendano al meglio. Ma sulla partita secca può succedere di tutto e il responso migliore lo darà il campo.” Quando si parla di Agropoli a Donato Capozzoli brillano gli occhi: ”Agropoli mi ha fatto crescere di anno in anno come calciatore e soprattutto come uomo: nei pressi della città ho trovato la mia seconda casa e l’amore, ma anche la serenità e la voglia di mettermi in gioco: sono stati anni fantastici e ne ricorderò sempre ogni singolo attimo. Grazie al lavoro che abbiamo svolto lo scorso anno e alle due finali playoff l’Agropoli si trova in Serie D: il nostro campionato l’abbiamo vinto”.
Per Mustone le possibilità che ha la Gelbison di centrare la salvezza diretta sono maggiori di quelle che avrebbe l’Agropoli di andare ai playout: ”Le possibilità dei delfini sono sicuramente ridotte data la distanza in classifica, per la Gelbison, invece la vittoria al derby allontanerebbe la zona playout se il Gladiator dovesse steccare”, mentre più possibilista, sui delfini, appare Capozzoli: ”Se guardiamo la classifica l’Agropoli ha poche possibilità di salvarsi, ma dobbiamo ricordare che il girone H è strano: tutto può succedere e su ogni campo capita sempre di tutto. L’Agropoli dovrà lottare fino all’ultimo, in modo che, qualsiasi cosa accadrà, nessuno potrà rimproverare qualcosa i ragazzi, la Gelbison invece ha parecchie chance di salvarsi”. Mustone ha parlato anche della rivoluzione che ha interessato al Gelbison nel mercato di dicembre e l’ha analizzata con lucidità: ”Penso che prima di dicembre la squadra con mister Martino era partita benissimo, poi c’è stato un calo con dei disappunti tra allenatore e dirigenza. A dicembre serviva una svolta, dato che è arrivato Squillante e occorreva invertire il trend. Spero per il presidente e per i dirigenti che la Gelbison riuscirà a centrare l’obiettivo: si è speso molto sul mercato e Pascuccio, il direttore sportivo, sta svolgendo un ottimo lavoro”. Entrambi i calciatori accolgono positivamente l’interessamento dei tifosi dell’Agropoli per il cambio societario.
”I tifosi hanno fatto una gran cosa” – dice Capozzoli – ”sono stati vicini alla squadra della loro città e non lo riescono più a fare in molti. Ottima l’idea di dimezzare il costo del biglietto, speriamo di vedere il Guariglia pieno, sarebbe fondamentale per dare la carica ai ragazzi”. Per Mustone: ”la comunità di Agropoli merita di più e l’iniziativa dei tifosi è spinta da motivazioni reali e giuste. Sia la scenografia che il dimezzamento del costo del biglietto sono iniziative ottime, da quel che so la dirigenza precedente non si stava comportando nella maniera più consona”. Capozzoli ha rifiutato la Gelbison, decisa ad ingaggiarlo quest’estate: ”Il loro interessamento era reale, ma per rispetto della maglia delfina ho deciso di non accettare, una scelta anche di famiglia. Non potevo far questo ai tifosi dell’Agropoli che mi hanno sempre mostrato affetto”.
Capozzoli ha anche illustrato i motivi che l’hanno portato al Santa Maria: ”Avevo voglia di mettermi in mostra altrove, ho valutato diverse richieste, ma amo la mia terra ed ho sposato il progetto del Santa Maria, dato che la volontà della società è di fare grandi cose ed è sposato da persone per bene. Ho scelto di andarmene appena saputo della nuova società, ma Agropoli sarà sempre nel mio cuore e domenica sarò sugli spalti per tifare i delfini (dato l’impegno al sabato del Santa Maria, ndr). Se un giorno tornerò all’Agropoli? Per adesso sto bene qua, la società giallorossa merita tanto. Non me ne sarei mai andato se le situazioni non me l’avessero imposto. Per ora, col Santa Maria, siamo primi e vogliamo rimanerci. Non bisogna mai abbassare la tensione, il campionato è stranissimo ed ogni partita è difficile. Speriamo di riuscire a vincere il girone B di Eccellenza”. Anche Mustone milita attualmente in una squadra giallorossa, il Grotta, formazione della sua città natale, che si trova nello stesso girone del Santa Maria: ”Riesco a gestire la pressione di giocare nella squadra della mia città, ma le partite le sento nelle vene perchè in campo riesco a dare il 100%. Il Santa Maria è la squadra più attrezzata per vincere il campionato e Donato è un giocatore fenomenale, gli faccio un grande in bocca al lupo. Il Castel San Giorgio, formato da tanti ex Agropoli come Giura (grande personalità), Natiello (son contento della sua doppietta) e D’Attilio (gran giocatore che si sta riprendendo) secondo me arriverà al secondo posto, superando la Palmese”. La supersfida del ”Guariglia” si terrà domenica 9 febbraio, alle ore 14,30.