Infante
  • Live Streaming Canale 79
  • Pubblicità
Cerca
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • X
  • Google news
  • Linkedin
  • App
Logo InfoCilento
  • Salerno
  • Piana del Sele
  • Cilento
  • Diano
  • Alburni
  • Sport
  • Eventi
  • Tv – Canale79
  • Turismo
  • Contatti
> Cilento in festa per San Biagio!
Ad image
Logo InfoCilento
Cerca un articolo
  • Salerno
  • Piana del Sele
  • Cilento
  • Diano
  • Alburni
  • Sport
  • Eventi
  • Tv – Canale79
  • Turismo
  • Contatti

Cilento in festa per San Biagio!

Il 3 febbraio si festeggia San Biagio. Una data importante nella ritualità contadina

A cura di Emma Mutalipassi
Pubblicato il 31 Gennaio 2020
Condividi

Il 3 febbraio si celebra San Biagio. Insieme alla Candelora (2 febbraio) rappresentavano e forse rappresentano una tappa importante nei ritmi di vita della società contadina del Cilento, perché queste festività ponevano fine ai rigori ed alla forzata pausa dell’inverno e, con i primi tepori della primavera annunziata, vi era la ripresa dei lavori nei campi.

L’inverno, però, poteva riservare all’improvviso pericolosi colpi di coda e scaricare ancora freddo, gelo e neve. Ma, a proteggere l’incauto contadino, ci pensava san Biagio.

Si tratta di un Santo conosciuto e venerato tanto in Occidente quanto in Oriente. Vissuto nel IV secolo, era un medico di origine armena. È ritenuto dalla tradizione vescovo della città di Sebaste in Armenia, dove operò numerosi miracoli. Le reliquie di San Biagio, morto martire intorno all’anno 316, sono custodite nella Basilica di Maratea (Potenza), città di cui è protettore. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Venerato in moltissime città e località italiane, sono diffusi ancor oggi i riti in onore di questo Santo (è celebrato a Casal Velino, Altavilla Silentina, Sicilì, Matonti, Montecorice e Ottati), protettore della gola, sulla cui origine ci sono differenti versioni.

In Cilento i fedeli accorrevano in massa a farsi ungere d’olio benedetto, ancora oggi il gesto ispirato del sacerdote che scandisce formule propiziatorie cariche di mistero viene ripetuto e fortemente sentito. Resta nelle chiese del Cilento, così belle nella loro semplicità, questa ritualità carica di fascino e di mistero. Ci sono ancora tanti fedeli che hanno l’abitudine di ripetere i gesti e la tradizione di pietà in occasione delle feste della Candelora e di san Biagio. Questi rituali rispecchiano un modo tutto proprio di intendere e vivere la religiosità legata allo scandirsi della vita ed ancora oggi è possibile trovarne delle tracce, un modo misto di mistero, supertizione e fede.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.