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Palinuro, la denuncia: prigioniero di un marciapiede

Il racconto di Christian Durso. Il giovane ha dovuto compiere un'impresa soltanto per percorrere un tratto di strada a Palinuro

A cura di Ernesto Rocco Pubblicato il 18 Dicembre 2019
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CENTOLA. “Prigioniero” di un marciapiede: è quanto accaduto a Chrstian Durso, 28enne di Capri ma originario di Agropoli, costretto su una sedia a rotelle a causa di una forma di atrofia muscolare spinale, una malattia degenerativa ereditaria che gli impedisce di camminare. Christian, però, non ha mai rinunciato alla sua libertà e alla sua indipendenza e da tempo porta avanti delle battaglia per eliminare le barriere architettoniche.
Purtroppo, però, questa è una sfida difficile da vincere poiché quasi ogni giorno si alzano dei muri.

L’ultimo caso arriva da Palinuro e a denunciarlo è lo stesso Christian che ama e frequenta sovente il Cilento.

Prigioniero di un marciapiede, la denuncia di Christian Durso

Christian era stato in un supermercato della zona per fare la spesa insieme alla madre e nel ritornare in paese si è imbattuto in una serie di ostacoli. E’ lui stesso a raccontare la vicenda: «Oltre a trovare un marciapiede in gran parte irregolare con svariati affossamenti, mi sono trovato un palo della luce in mezzo al percorso: da un lato non passavo e dall’altro non ho tentato di passare perché mi sembrava di poter cadere giù dallo scalino. Arrivato lì sono dovuto tornare indietro di almeno 50 metri, non trovando neanche scivoli e attraversamenti pedonali», dice il giovane.

La sua avventura non finisce qui: «Ho attraversato nuovamente un minuscolo marciapiede su un ponticello, anche in questo caso avventura non priva di rischi visto che risultava inferiore alla normativa che prevede accessi di larghezza non inferiore ai 90 cm e slarghi ripetuti che devono permettere l’inversione di marcia.
In ogni caso mi sono trovato ad attraversare il ponte per strada perché l’altro versante non è neanche percorribile».

Problemi finiti? Neanche per sogno. Il racconto di Christian Durso prosegue: «Una volta che sono riuscito ad accedere sul marciapiede, dopo pochi metri percorsi in serenità ho incontrato un rovo che scendendo chiudeva il marciapiede, mia madre lo ha spostato per farmi passare (pungendosi anche) e poco più avanti, finisce il marciapiede con uno scivolo che più che uno scivolo e un dirupo».

Ancora una volta Chrstian è stato costretto a tornare indietro, non potendo scendere da lì, e a percorrere la strada tra le macchine.

Tutto questo è accaduto in via Ponte Valiante, a pochi passi dal centro di Palinuro. Christian ha scelto di denunciare quanto accadutogli. La sua battaglia non è contro i mulini a vento perché la sua voce più volte è stata ascoltata e le sue denunce accolte. In passato anche il presidente della Repubblica si occupò del suo caso. L’auspicio è che anche gli amministratori cilentani intervengano.

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