I corsi di laurea in Professioni Sanitarie fanno parte, in Italia, dei cosiddetti insegnamenti ‘a numero programmato’, così come i corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria, Scienze della Formazione Primaria e Architettura. In altre parole, sono accessibili solo a coloro i quali superano un test di ammissione. La prova viene gestita direttamente dal MIUR (il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) che, per mezzo di un apposito bando, stabilisce le date e le modalità di svolgimento del test.
Le prove di ammissione si svolgono, in genere, tra la prima settimana di settembre e l’ultima settimana di ottobre. Per l’anno accademico 2019-20, come si legge sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione, sono stati “84.716 i candidati che si sono iscritti ai test per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria. Nello specifico, sono 68.694 gli iscritti per Medicina e Odontoiatria, l’anno scorso erano 67.005. Per Architettura, gli iscritti sono 8.242, rispetto ai 7.986 del 2018. Le iscrizioni pervenute per la prova di Veterinaria sono 7.780, un anno fa erano state 8.136. Per quanto riguarda, invece, Medicina e Odontoiatria in lingua inglese, i candidati sono 10.450, nel 2018 erano 7.660“.
Cosa sono le ‘Professioni Sanitarie’
Quando si parla di ‘Professioni Sanitarie’ ci si riferisce a diversi corsi di laurea, sia triennali che magistrali. Le lauree triennali sono: Infermieristica, Ostetricia, Infermieristica pediatrica, Podologia, Fisioterapia, Logopedia, Ortottica, Terapia della neuro e psicomotricità, Tecnica della riabilitazione psichiatrica, Terapia occupazionale, Educazione professionale, Tecniche audiometriche, Tecnico di laboratorio biomedico, Tecnica di radiologia, Tecniche ortopediche, Tecniche audioprotesiche, Tecniche di fisiopatologia, Igiene dentale, dietistica, Tecniche della prevenzione e assistenza sanitaria.
I corsi di laurea magistrali sono: Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione, Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali, Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche, Scienze infermieristiche ed ostetriche, Scienze riabilitative delle professioni sanitarie. Per l’anno accademico 209/20 i posti resi disponibili sono stati 2719.
La struttura dei test di ammissione
Il bando del MIUR contiene anche le indicazioni relative alla composizione del test. “Anche quest’anno” – si legge – “sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti. Ma con alcune novità: sarà ridotta la quantità delle domande di logica, che passano da 20 a 10. Mentre quelle di cultura generale saranno 12, fino allo scorso anno erano 2. Queste ultime faranno riferimento, in particolare, all’ambito storico, sociale e istituzionale, letterario. Ci saranno anche quesiti relativi all’area di Cittadinanza e Costituzione. Si partirà da testi di saggistica scientifica, autori classici o contemporanei, da testi di attualità comparsi su quotidiani, riviste anche specialistiche. In coerenza con il lavoro preparatorio fatto dagli studenti in vista dell’Esame conclusivo della Scuola secondaria di II grado”.
I test di ammissione per Professioni Sanitarie: come prepararsi
Gli aspiranti candidati ad iscriversi al corso di laurea triennale di Professioni Sanitarie hanno svolto il test di ammissione l’11 settembre mentre il test per la laurea magistrale nel medesimo ambito si è tenuto il 25 ottobre.
Lo studio in vista dei test di ammissione alle Professioni Sanitarie è forse il passaggio più importante, in quanto aumenta le possibilità del candidato di accedere al percorso accademico che desidera intraprendere. La preparazione deve ovviamente vertere sugli argomenti indicati nel bando che generalmente si dividono in logica, cultura generale e materie specialistiche.
In fase di preparazione è consigliabile esercitarsi in maniera mirata, sia tramite lo studio teorico sia tramite simulazione test professioni sanitarie, effettuabili online tramite portali specializzati quali Unidformazione. I tool online che consentono di simulare i test, sia per la struttura della prova che per il tempo a disposizione, sono uno strumento molto importante nelle mani degli studenti. Essi, infatti, possono tanto verificare le proprie conoscenze quanto preparare una strategia di svolgimento del test, abituandosi a gestire il tempo a disposizione senza farsi prendere dall’ansia e dallo stress.