Seconda Asl in provincia di Salerno? Al momento l’ipotesi è da escludere, se ne riparlerà quando la Campania sarà fuori dalla fase commissariale. A 24 ore dalle parole di Antonio Postiglione, Direttore generale della Tutela della salute e coordinamento del sistema sanitario regionale campano, rilasciate nel corso dell’audizione di ieri mattina in commissione Sanità a Napoli, non mancano polemiche (leggi qui).
La richiesta era stata formulata dalla delegazione di sindaci della Comunità del Parco del Cilento e Diano, guidata dal presidente Salvatore Iannuzzi. Per il presidente della commissione Sanità, Stefano Graziano ascoltati i sindaci, la proposta dovrà essere valutata solo dopo la fine del commisariamento della sanità campana. Più diretto il Direttore Generale Postiglione secondo cui “al momento non ci sono i presupposti”.
Tra i rappresentanti politici del territorio vi sono diverse vedute: c’è chi si è mostrato più ottimista e attende effettivamente la fine della fase commissariale e chi invece ha forti dubbi sulla volontà politica di dare a Cilento e Diano una seconda Asl.
Propende per questa ipotesi Simone Valiante. “Non c’è la volontà di affrontare il nodo strutturale ed organizzativo della sanità nelle aree interne, nonostante i dati epidemiologici, a cominciare da quelli della mortalità precoce pongono la Campania in fondo alla classifica nazionale ed evidenziano un preoccupante peggioramento in tutta la regione”, ha detto. L’ex deputato Dem è sempre stato tra i maggiori sostenitori della necessità di attivare una seconda Asl a sud di Salerno: “Sono apprezzabili gli sforzi di bilancio, ma la Organizzazione sanitaria ne risente soprattutto nella aree piu’ deboli con servizi sottodimensionati – aggiunge – I nostri amici consiglieri regionali, noti lottatori e sempre autorevolmente dialettici con il Governo regionale, non sono purtroppo in condizione di aiutare queste battaglie. Non gliene faccio una responsabilità”. Infine un invito “ai cilentani ed ai valdianesi”: “per quello che potete, diamoci e datevi una mossa”.
Pessimismo è stato espresso anche da Sergio Annunziata, già presidente del comitato dei sindaci dell’Asl Salerno, secondo cui negli ultimi dieci anni si sono fatte troppe chiacchiere e pochi fatti concreti. Pino Palmieri, primo cittadino di Roscigno, evidenzia invece come “nei nostri territori prevalgono le strutture sanitarie private su quelle pubbliche”.
Intanto sul territorio la sanità vive momenti difficili. Ad evidenziarli è anche il sindaco di Ceraso, Gennaro Maione, che evidenzia l’assenza di adeguato personale al “San Luca” che da tempo chiede un potenziamento per garantire l’assistenza adeguata agli utenti.