Sta per partire una nuova esaltante stagione di Serie D. Quest’anno sono due le cilentane , ripristinando una tradizione che mancava dalla stagione 2016-2017. Agropoli e Gelbison non saranno le sole campane nel girone H che sarà composto anche dal Gladiator ,dalla Nocerina di Di Costanzo e dal Sorrento di Maiuri e dell’evergreen Gargiulo (venticinquenne, ma rapace d’area, tanto da farlo sembrare un veterano). Favorite d’obbligo appaiono le pugliesi Foggia e Taranto. Assai raramente vedremo squadre della nostra regione competere nelle zone alte, più probabile, quindi, che saranno impegnate nella lotta per evitare la retrocessione. Per le squadre nostrane, nonostante il ritardo, buone speranze le suscita l’Agropoli. Soltanto tre le gare disputate, tra cui due amichevoli, ma la sensazione che tutto l’ambiente sia in crescita è palpabile. Il nuovo corso societario pare essere improntato nel segno della stabilità economica: già questo potrebbe rappresentare un segnale di svolta rispetto agli ultimi anni, indubbiamente faticosi, ma che vanno rispettati ed in grado di portare l’Agropoli, che nulla c’entrava con il campionato di Eccellenza, per due volte vicinissima alla promozione diretta. Lo staff dirigenziale è composto da diverse persone che hanno lavorato in ambienti professionistici e l’allenatore Ferazzoli dispone certamente di idee chiare su come far giocare la squadra. Vedremo, con ogni probabilità, un gioco muscolare nel recupero palla, ma anche una squadra capace di ribaltare velocemente il fronte dell’azione con Tine ed Agate davanti, ma anche Babacar, Cozzolino e Camara: quest’ultimo ex Avellino e Varese, può essere una spina nel fianco per ogni difesa. Anche la retroguardia appare promettente: su tutti ha spiccato finora il potente centrale Bonfini, ex Troina, giocatore cresciuto a Perugia. In arrivo il classe 2001 Cuono dall’Avellino. La Gelbison, allenata dall’emergente tecnico Alessio Martino, proverà anch’essa ad evitare i bassifondi della classifica. Riparte dalla certezza Uliano a centrocampo, capitano dal piede vellutato, e da D’Agostino tra i pali: l’ importanza di quest’ultimo si è vista nel derby di coppa. Interessante la coppia Mautone – Cassaro, ma la squadra pare mancare di brio davanti. Non aver a disposizione attaccanti in grado di andare almeno in doppia cifra può essere un handicap importante in un campionato dove tante gare si giocheranno nei minuti finali, basta vedere il Sorrento dello scorso anno: squadra capace di ribaltare il risultato proprio nel recupero delle gare e che domenica affronterà al ”Guariglia” l’Agropoli. Nei bassifondi, assai difficile pare il cammino del neopromosso Grumentum, forse la squadra sulla carta meno accreditata di una permanenza nella categoria. E le zone alte? Abbiamo già citato il Foggia (nelle gare di coppa Amantino Mancini ha schierato il 3-5-2 ed ha messo in mostra, tra gli altri, lo scatenato Iadaresta) ed il Taranto di Nicola Ragno,specialista delle promozioni (ricordiamo che vinse il campionato 2017 sulla panchina del Bisceglie), ma probabilmente parteciperà al girone anche il Cerignola, con una squadra decisamente competitiva, se la sequela dei ricorsi per l’accesso in Lega Pro andrà male. Interessanti i percorsi di Fidelis Andria, altra nobile decaduta, e del Casarano, l’anno scorso vittoriosa con largo anticipo del campionato di Eccellenza pugliese. Il Nardò è alla caccia del riscatto dopo la stagione mediocre dello scorso anno, il Brindisi cercherà anche di dire la sua, trainato da mister Olivieri e dalla bandiera Marino. Insomma sarà un campionato tutto da vivere, appassionatamente, da lasciare senza fiato. Il countdown sta per finire: appuntamento a domenica 1 settembre.
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