Nel turno numero ventisei di Serie D, nel girone H, la Gelbison, formazione che da diversi anni mantiene la quarta categoria, affrontava il Sorrento, società neo-promossa dall'Eccellenza campana. La sfida, disputata allo stadio “G.Morra” di Vallo della Lucania, era un banco di prova importante per entrambe le compagini, avversarie nella corsa alla salvezza. I cilentani, con sei punti di vantaggio sulla zona play-out, arrivano al match in un buon momento della loro stagione, il Sorrento, a cinque lunghezze dalla permanenza nella serie senza passare per la post season, è cosretto a centrare i tre punti, per accorciare sulle formazioni che la precedono. Severo De Felice, tecnico della Gelbison, si affida, dal calcio d'inizio a Viscido tra i pali, De Cosmi, Chiochia e De Angelis, Mejri e Rossi sugli esterni, con Cammarota, Pipolo e Uliano nel mezzo, Passaro affianca Merkay come terminale offensivo.
I cilentani partono bene tenendo le adeguate distanze tra i reparti, la gara risulta abbastanza bloccata sino al trentanovesimo quando De Angelis porta avanti i rossoneri. Inutili risultano i tentativi dei vari Merkay, Rossi e Mejri che non trovano la via della rete nel primo tempo.
Nella ripresa la Gelbison crolla sotto i colpi di Vitale: il numero nove del Sorrento, classe 2001, va a segno due volte al cinquantanovesimo e al settantunesimo, indirizzando in maniera inequivocabile la sfida in favore degli ospiti. I rossoneri, a dieci dalla fine, trovano addirittura il poker con Herrera, mentre Passaro, al novantesimo, ammorbidisce il parziale sull'uno a quattro finale. Questa sconfitta accende, almeno momentaneamente, un campanello d'allarme in casa vallese, visto il k.o. arrivato contro una diretta contendente.