Cilento

Paestum: “accesa” la scultura luminosa di Marco Lodola “ Mr Nettuno”

L’opera, in perspex e neon, p alta 3 metri

Carlo Adinolfi

18 Dicembre 2018

“E luce fu”, parafrasando la genesi della Creazione, che ben si addice all’evento, tenutosi nella Piazzetta “ La Basilica” di Paestum. Domenica, infatti, è stata “accesa” la scultura luminosa di Marco Lodola “ Mr Nettuno” scultura, che lo stesso artista, aveva donato al MMMAC (museo materiali minimi d’arte contemporanea) nel 2003.

InfoCilento - Canale 79

L’opera, in perspex e neon, dell’altezza di 3 metri, è un omaggio al Dio Greco Poseidon, divinità protettrice della città di Paestum. Marco Lodola ha esposto al Padiglione Italia della 53° Biennale di Venezia partecipando, inoltre, al progetto curato da Vittorio Sgarbi “ Cà Lodola” nell’edizione successiva, oltre all’esposizione delle sue opere in vari Musei che ne hanno certificato la statura internazionale, meritandosi la menzione di Gillo Dorfles come:” Artista che, in un’epoca di raccapriccio lugubre, ha saputo offrirci un’arte dove emerge un’atmosfera di vivace piacevolezza”.

L’esposizione di “Mister Nettuno” avviene, nel breve periodo, a seguito dell’inaugurazione della “ Mostra del Tuffatore”, rassegna di opere che riprendono il simbolo della Città dei Templi, rivisitato da artisti del calibro di Mimmo Paladino, dello stesso Lodola, di Pietro Lista, di fumettisti come Crepax, poi Brindisi, Pisani, Altan e finire all’ipnotica versione del” lastro”, datato quinto secolo Avanti Cristo, di Gillo Dorfles, a cui si deve la curatela della stessa mostra, esposta nel 1998. L’intento del MMMAC, con la preziosa collaborazione di “ Spazio Paestum” nelle persone di Marina Santomauro e Mario Scairato, è quello di divulgare l’arte contemporanea associata ai valori storico-archeologici di cui Paestum è portatrice privilegiata.

Nuvola Lista, già curatrice della mostra di Arnaldo Pomodoro sulle antiche mura anni orsono e direttrice del MMMAC, così si esprime:” Paestum è la “cornice” di ogni quadro che si voglia dipingere, la creta di qualsiasi opera si voglia scolpire. Quando mio padre fondò il museo, la visione era quella porre Paestum come fonte di ispirazione dell’arte contemporanea, affinchè fosse un’attrattiva per un turismo culturale che voglia viaggiare di pari passo con le bellezze archeologiche, le stratificazioni dell’edilizia antica, e il paesaggio. Noi, insieme a Spazio Paestum, crediamo e speriamo di dare un’ulteriore opportunità ad una terra baciata dagli Dei…” “ La Basilica” di Paestum. Domenica, infatti, è stata “accesa” la scultura luminosa di Marco Lodola “ Mr Nettuno” scultura, che lo stesso artista, aveva donato al MMMAC(museo materiali minimi d’arte contemporanea) nel 2003. L’opera, in perspex e neon, dell’altezza di 3 metri, è un omaggio al Dio Greco Poseidon, divinità protettrice della città di Paestum.

Marco Lodola ha esposto al Padiglione Italia della 53° Biennale di Venezia partecipando, inoltre, al progetto curato da Vittorio Sgarbi “ Cà Lodola” nell’edizione successiva, oltre all’esposizione delle sue opere in vari Musei che ne hanno certificato la statura internazionale, meritandosi la menzione di Gillo Dorfles come:” Artista che, in un’epoca di raccapriccio lugubre, ha saputo offrirci un’arte dove emerge un’atmosfera di vivace piacevolezza”. L’esposizione di “Mister Nettuno” avviene, nel breve periodo, a seguito dell’inaugurazione della “ Mostra del Tuffatore”, rassegna di opere che riprendono il simbolo della Città dei Templi, rivisitato da artisti del calibro di Mimmo Paladino, dello stesso Lodola, di Pietro Lista, di fumettisti come Crepax, poi Brindisi, Pisani, Altan e finire all’ipnotica versione del” lastro”, datato quinto secolo Avanti Cristo, di Gillo Dorfles, a cui si deve la curatela della stessa mostra, esposta nel 1998.

L’intento del MMMAC, con la preziosa collaborazione di “ Spazio Paestum” nelle persone di Marina Santomauro e Mario Scairato, è quello di divulgare l’arte contemporanea associata ai valori storico-archeologici di cui Paestum è portatrice privilegiata. Nuvola Lista, già curatrice della mostra di Arnaldo Pomodoro sulle antiche mura anni orsono e direttrice del MMMAC, così si esprime:” Paestum è la “cornice” di ogni quadro che si voglia dipingere, la creta di qualsiasi opera si voglia scolpire. Quando mio padre fondò il museo, la visione era quella porre Paestum come fonte di ispirazione dell’arte contemporanea, affinchè fosse un’attrattiva per un turismo culturale che voglia viaggiare di pari passo con le bellezze archeologiche, le stratificazioni dell’edilizia antica, e il paesaggio. Noi, insieme a Spazio Paestum, crediamo e speriamo di dare un’ulteriore opportunità ad una terra baciata dagli Dei…”

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