PERDIFUMO. Il Comune cilentano fa voti di protesta contro il provvedimento di accorpamento della prima e seconda classe della scuola secondaria di primo grado del Capoluogo.
“Il provvedimento è del tutto ingiusto ed ingiustificato atteso che nell’anno scolastico 2017/2018 sono state autorizzate le tre classi con lo sesso numero di alunni ed, in particolare, è stata ammessa una classe anche con meno di 10 alunni”, evidenziano da palazzo di città.
Al momento il numero di studenti è di 8 iscritti in prima media, 10 in seconda e altrettanti in terza. Tra questi vi è un portatore d’handicap e alcuni alunni con bisogni educativi speciali. “L’accorpamento – spiegano dal Comune di Perdifumo – deve essere considerato come l’extrema ratio a cui ricorrere in quanto lede fortemente l’offerta formativa, limitando la programmazione soprattutto in un istituto dove si richiede maggiore attenzione”. La scuola media del Capoluogo, compresa nell’IC di Castellabate, è infatti l’unica presente sul territorio, è l’unico centro di aggregazione e di incontro per i giovani. L’amministrazione comunale, inoltre, fa leva sul fatto che Perdifumo è comune montano, quindi disagiato e a rischio spopolamento: in tale contesto la scuola “rappresenta un servizio indispensabile per tenere vivo e vivibile il territorio” e “l’eventuale chiusura comporterebbe per gli alunni la necessità di trasferirsi in comuni limitrofi distanti anche oltre 10 comuni”. Una situazione di ulteriore disagio considerata la condizione delle strade e l’assenza di un trasporto pubblico.
I genitori hanno già manifestato l’intenzione di non iscrivere i figli alla scuola di Perdifumo in caso di accorpamento; si sono inoltre detti disponibili al ripristino del tempo prolungato qualora ciò dovesse garantire il mantenimento delle tre classe. Di qui la richiesta al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania affinché riveda le decisioni assunte.