Cilento

CURIOSITA’ | Cilento: la semina del mese di aprile

Ecco i segreti e i trucchi per avere un orto sempre "verde"

Antonella Capozzoli

25 Aprile 2018

L’arrivo del mese di aprile sancisce – in maniera, ormai, definitiva – l’innalzamento delle temperature. Questo, per chi possiede un orto, determina una cosa importantissima: il trapianto, in terra, delle piantine seminate nei semenzai nei mesi precedenti – rigidi e freddi – e la messa in coltura di altre varietà.

In particolare, ad aprile è possibile piantare tutti gli ortaggi che vorremmo, poi, raccogliere nella stagione estiva: via libera, perciò, a pomodori, zucchine, peperoni e pomodori; si possono trapiantare, inoltre, le erbe aromatiche, soprattutto basilico e prezzemolo. Importante, in questo mese, la semina di rucola a foglia larga o selvatica, lattughe e lattughino. Ecco, perciò, una piccola lista delle colture che non dobbiamo dimenticare: anguria, carote, cavoli, cetrioli, cime di rapa, finocchi, porri e, ancora, zucche. 

Tanti sono i prodotti, poi, che, se abbiamo curato bene il nostro orto, potremo raccogliere: asparagi, broccoli e carciofi, innanzitutto, poi fave, ravanelli e spinaci.

Per chi ama avere un piccolo orto di spezie sul balcone, questo è il periodo giusto per seminare in vaso piante come la malva, la camomilla, la calendula e la stevia.

Nel Cilento, tanti sono i prodotti – tipici di questo periodo – a essersi guadagnati l’ eccellenza:

  • Carciofo bianco di Pertosa: carciofo di colore chiarissimo, verde tenue, bianco argenteo. Le infiorescenze sono grandi, rotonde, globose, senza spine, con un caratteristico foro alla sommità.
    Le particolarità del Bianco di Pertosa sono numerose, ma su tutte vanno segnalate la resistenza alle basse temperature, la colorazione tenue (un verdolino chiaro, quasi bianco), la dolcezza e la straordinaria delicatezza delle brattee interne. Caratteristiche che lo rendono un ottimo carciofo da mangiare crudo, magari in pinzimonio con l’olio extravergine di oliva della zona.
  • Carciofo Tondo di Paestum: si coltiva nella Piana del Sele, in particolare nei comuni di Eboli, Pontecagnano, Battipaglia e Capaccio. Ha pezzatura media (quattro capolini per chilo), colore verde con sfumature violette, forma sferica e compatta (le bratte esterne sono ben serrate).

 

Secondo il calendario lunare, il periodo della luna crescente è quello ideale per la semina e il trapianto delle paintine. Affrettatevi, però: la luna sarà calante fino al 29 aprile!

 

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