Cilento

Capaccio Paestum, Palumbo è euforico: “Ha vinto il popolo! Subito al lavoro”

Per lui quasi il 60% delle preferenze. Ecco il nuovo consiglio comunale

Paola Desiderio

26 Giugno 2017

Per lui quasi il 60% delle preferenze. Ecco il nuovo consiglio comunale

CAPACCIO PAESTUM. Franco Palumbo è il nuovo sindaco di Capaccio Paestum. La maggioranza degli elettori della Città dei Templi ha preferito la novità rappresentata da Palumbo alla continuità sulla quale, invece, faceva leva il sindaco in carica Italo Voza.

«Sto provando una grande felicità. Voglio dedicare questa vittoria straordinaria a tutta Capaccio Paestum che si è liberata da quella cappa di oppressione che per troppi anni ha condizionato tutto», ha dichiarato quando ormai la vittoria era certa il nuovo primo cittadino della Città dei Templi, accolto da centinaia di persone che lo attendevano davanti alla sede elettorale in via Magna Graecia. «Bisogna subito guardare al lavoro e fare quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Il mio pensiero va agli avversari perché è giusto che io abbia grande rispetto per loro e ringrazio l’ex sindaco Voza che mi ha chiamato e mi ha fatto già gli auguri. Ho apprezzato la sua grande signorilità. Ma ora è il momento di fare festa».
Se la sua affermazione nella prima fase delle campagna elettorale era ritenuta possibile ma non certa, è andata diversamente per il ballottaggio: fin dalla vigilia era dato per favorito. Quando per la prima volta ha parlato ai suoi sostenitori subito dopo la vittoria, non è riuscito a trattenere le lacrime. «Non basterà un’altra vita per ringraziarvi per la gioia che mi avete dato ha detto . La mia felicità è di avere eliminato la cappa di potere su questa città. Da oggi mai più potere, solo servizi ai cittadini. Sappiamo che ci attende un cammino difficile, ma siamo pronti a rimboccarci le maniche e a lavorare sin dalla prossime ore per ridare lustro a Capaccio Paestum. Questa volta ha vinto il popolo».

Alla fine ha ottenuto 6995 voti e la percentuale del 59,55%, contro i 4752 voti di Italo Voza, che si è fermato a una percentuale del 40,45%, e che ha ottenuto circa 700 voti in più del primo turno. Anche perché era chiaro che, nonostante gli altri candidati a sindaco non avessero dato indicazioni di voto, sono stati molti i candidati al consiglio e i sostenitori dei loro schieramenti che nei giorni scorsi hanno annunciato di essere intenzionati a votare Franco Palumbo. Di meno quelli in favore di Voza. Palumbo ha raccolto il voto di circa 3000 cittadini che l’11 giugno avevano votato altri candidati, segno che la maggioranza della popolazione aveva voglia di cambiare.

La vittoria di Palumbo determina anche la formazione del nuovo Consiglio comunale, che sarà costituito da Nino Pagano, Angelo Merola, Annalisa Gallo, Giovanni Piano, Giovanni Cirone, Alfonsina Montechiaro, Lucio Conforti, Ivano Mottula, Ferdinando Maria Mucciolo e Domenico Vecchio per la maggioranza. Per la minoranza entrano in Consiglio comunale Italo Voza, Pia Adinolfi, Luca Sabatella, Francesco Sica, Francesco Petraglia e Nicola Ragni. Un Consiglio comunale che per quanto riguarda la maggioranza si rinnova all’80%. Due degli eletti, infatti, sono consiglieri comunali uscenti. Si tratta di Nino Pagano e Lucio Conforti. Il primo eletto cinque anni fa in una lista civica in sostegno di Voza, ma passato poi all’opposizione, quando decise di ufficializzare il gruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale assieme a Pasquale Cetta e Franco Tarallo: una decisione ritenuta dal sindaco in contrasto con la natura civica della coalizione decisa in occasione delle elezioni del 2012. Ma alla fine, dopo tentativi di trattative e strappi vari, la segreteria provinciale del Pd ha deciso di sostenere proprio Italo Voza alle comunali, mentre Pagano sceglieva insieme a Lucio Conforti, anche lui del Pd, di passare con Palumbo. Anche Palumbo è di area Pd ma ha scelto di candidarsi con il sostegno di sole liste civiche. Lucio Conforti, dopo un’esperienza lampo da assessore nel 2015, era entrato in Consiglio comunale meno di un anno fa, quando il sindaco, dopo le dimissioni dalla Giunta di Franco Sica e Crescenzio Franco, nominò al loro posto due consiglieri e Conforti subentrò. Per il resto si tratta di persone alla prima esperienza in Consiglio comunale, tra cui diversi giovanissimi.
La minoranza è formata invece dal sindaco uscente, dagli ex assessori Sica e Ragni e dal consigliere comunale Luca Sabatella. Alla loro prima esperienza in Consiglio sono anche Pia Adinolfi e Francesco Petraglia. Quest’ultimo cinque anni fa non uscì per appena un voto di differenza rispetto a un altro candidato.

A penalizzare il sindaco in carica, che l’11 giugno era risultato il più eletto, ma con appena 41 voti di scarto rispetto a Palumbo, sono state sicuramente quelle opere che la popolazione attende da anni e che nei primi cinque anni di mandato l’amministrazione Voza non è riuscita a realizzare, come la risoluzione della carenza di acqua al capoluogo, la sistemazione del litorale, la riparazione delle tantissime strade dissestate. Problematiche che Franco Palumbo, sindaco di Giungano per tredici anni, ha promesso di risolvere in poco tempo. L’elezione di Palumbo porta in Consiglio anche rappresentanti del gruppo civico La Ramazza, derivazione del comitato Sorvella-Sabatella, nato per avere sollevato l’attenzione e contrastato la costruzione di una centrale a biomasse sul territorio della Città dei Templi.

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