Il Governatore interviene sulle recenti polemiche: contro di me una crociata
“La politica ti deprime, ed io con una battuta avevo detto al sindaco di Agropoli di offrire una frittura di pesce ai suoi cittadini. Da lí é partita la crociata del totano arrostito. Sindaco di Pomigliano, offri un giro di pizza ai pomiglianesi” ha detto il governatore campano, Vincenzo de Luca, intervenendo ad un dibattito sul referendum e ritornando sulla polemica che lo vede protagonista. “La priorità è psichiatrica, riapriamo i manicomi perché l’Italia è piena di pazzi furiosi”.
“Ti sei dimenticato che é il giubileo della misericordia quest’anno, e hai fatto delle osservazioni sul Pd. Non sei stato misericordioso. E la cosa amara per me è che non posso darti torto”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale campana, Vincenzo de Luca, rivolgendosi al sindaco di centrodestra di Pomigliano d’Arco, Lello Russo, il quale aveva sottolineato, nel corso di un dibattito per il sì al prossimo referendum costituzionale, che il Partito Democratico deve allontanare “i personaggi che lo hanno ridotto al 15%”.
Russo ha anche ricordato le scuse di De Luca per le parole sulla Bindi. “Ma lei – ha detto la fascia tricolore – non ha chiesto scusa quando il presidente de Luca é stato prosciolto. Né ha chiesto scusa per aver detto che la camorra é insita nel dna dei napoletani”. “Avremo modo di riprendere il cammino come dicono le scritture – gli ha fatto eco De Luca – ed il riconoscimento dell’errore é l’inizio della salvezza. Vedi come sono evangelico io?”.
Una decina di disoccupati e attivisti dei centri sociali ha contestato il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, all’esterno del cinema gloria di Pomigliano d’Arco, dove il presidente stava parlando ad una folta platea per convincerli a votare si al prossimo referendum. “Basta un sì e doje fritture. Don Vincenzo Gomorra3” hanno scritto i manifestanti su uno striscione, mentre su un altro hanno sottolineato “voto di scambio. Arrestate de Luca”. Il gruppetto di persone ha poi sfilato per alcune strade cittadine scortato dalle forze dell’ordine che hanno formato un cordone per evitare che i manifestanti entrassero nel teatro.