Nuove polemiche sulle opere antierosione al Lido Azzurro dopo la trasmissione Rai ‘Petrolio. Malandrino punta il dito contro l’amministrazione
AGROPOLI. “Siamo di nuovo agli onori della cronaca”. Il consigliere di minoranza Emilio Malandrino punta il dito contro l’amministrazione comunale dopo che la città di Agropoli è stata nuovamente protagonista in negativo sulle emittenti nazionali; questa volta durante la trasmissione Petrolio per il caso del Lido Azzurro. “Con un dettagliato filmato ricco di commenti e forbita relazione è passato un ampio servizio sulla barriera frangi flutto meglio denominata come porto furto realizzata in località Lido Azzurro di Agropoli”, evidenzia Malandrino.
“Tale descrizione – aggiunge – viene riportata tra gli esempi eclatanti, in negativo, di intervento anti erosione, avendo creato, nel caso specifico, grandi accumuli di posidonia con enormi effetti maleodoranti nonché effetto sabbie mobili che limitano molto la naturale destinazione turistico-balneare della spiaggia antistante. Questa opera viene poi messa in contrapposizione alla efficienza della “buona Politica” attuata dalla vicina Amministrazione di Pollica dove, invece, il territorio è stato, a parere del cronista, tutelato e salvaguardato”.
“Viene da chiedersi – evidenzia Malandrino – perché tale intervento, più volte analizzato, studiato e debitamente, nelle forme ufficiali in maniera qualificata e certosina, sconsigliato a questa Amministrazione, con caparbietà e abnegazione, senza tener conto di alcun suggerimento, sia stato realizzato?”
Emilio Malandrino, poi, ricorda come l’intervento “ha comportato una spesa notevole a carico della Comunità ( circa 5.000.000,00 di euro ) ed una ulteriore ed aggiuntiva spesa per un lavoro, presumibilmente, correttivo per l’apertura di un varco realizzato negli scorsi mesi di Luglio – Agosto che, sembra, non abbia risolto assolutamente il problema”.
“Mi voglio augurare, e me ne sento certo, nell’interesse dei cittadini di Agropoli – prosegue – che i tanto dibattuti lavori della barriera del Lido Azzurro non affondino le loro vere motivazioni nella così testualmente definita nel servizio “Filiera del cemento ( cave-massi–trasporti ) gestita nella nostra regione dall’antistato. sic.. ”.
Una tale ipotesi sarebbe Gravissima!!
Malandrino chiede quindi un mea culpa da parte dell’amministrazione comunale. “Agropoli – conclude – ha bisogno di una classe politica che abbia più attenzione per le fasce deboli, per la tutela del territorio, per l’ambiente, per la difesa al diritto alla salute, e meno dedizione ad opere pubbliche superflue, ad interventi edilizi faraonici, e/o ad effimere manifestazioni propagandistiche di autoesaltazione”.