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Emergenza cinghiali: al via lunedì i corsi per 300 nuovi selecontrollori

È stato presentato ieri mattina in conferenza stampa, presso la sede del Parco del Cilento, il corso per i selecontrollori che prenderà il via lunedì prossimo. Più di 300 gli aspiranti cacciatori autorizzati che si sono iscritti fin da quando il corso venne annunciato per il contenimento del fenomeno cinghiali.

Arturo Calabrese

12 Dicembre 2015

Cinghiale

È stato presentato ieri mattina in conferenza stampa, presso la sede del Parco del Cilento, il corso per i selecontrollori che prenderà il via lunedì prossimo. Più di 300 gli aspiranti cacciatori autorizzati che si sono iscritti fin da quando il corso venne annunciato per il contenimento del fenomeno cinghiali.

Presenti vertici e rappresentanti dell’Ente Parco, degli Ambiti Territoriali di Caccia, dell’ASL di Salerno e del Corpo Forestale dello Stato. L’incontro è stato occasione per spiegare le modalità in cui si svolgeranno le varie lezioni «che – sottolinea Angelo De Vita, direttore dell’Ente – non insegneranno soltanto agli iscritti ad uccidere gli ungulati, ma soprattutto a come stoccarne la carcassa. Coloro che usciranno dai corsi, non saranno dei semplici cacciatori ma anche nuovi difensori del territorio che aiuteranno l’Ente nel monitoraggio del nostro territorio». Alla vigilia, si era vociferato che i selecontrollori venissero stipendiati dal Parco, ma su questo aspetto la posizione del direttore è netta: «i 400 autorizzati, tra nuovi e vecchi, non riceveranno il minimo contributo – spiega – sono dei volontari che prestano la loro opera per la causa. Nei nostri progetti c’è l’idea della creazione di una filiera alimentare basata sulla carne cinghiale, da dove si potranno trarre dei profitti per tutti». Gli organizzatori dei corsi hanno deciso di dividere i partecipanti in 7 macro aree, a seconda della zona di residenza, dove verranno svolte le lezioni: Alburni, Vallo di Diano, Alento Monte Stella, Gelbison Cervati, Calore, Lambro Mingardo e Bussento. Altro dettaglio importante illustrato ieri mattina è stato che oltre l’abbattimento dei cinghiali sarà prevista anche la cattura di esemplari vivi mediante gabbie e trappole. Gli animali vivi verranno utilizzati per la filiera alimentare che verrà creata oppure trasferiti altrove. «Ci teniamo ad assicurare – aggiunge il direttore – che ogni azione sarà svolta nel pieno rispetto della natura. Al termine dei corsi, tra due mesi – e conclude – avremo 411 selecontrollori impegnati a debellare questo annoso problema».

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