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Modifica alla normativa sul parco, a Roscigno incontro con Gasparri

Modificare la normativa d'istituzione del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Le proposte emerse oggi in un incontro.

A cura di Katiuscia Stio
Pubblicato il 18 Settembre 2015
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Maurizio Gasparri e Pino Palmieri a Roscigno

Modificare la normativa d’istituzione del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Le proposte emerse oggi in un incontro.

Roscigno. E’ stata presentata la bozza delle modifiche da apportare alla normativa dell’istituzione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. L’incontro, organizzato dalla Comunità montana Alburni, ha visto la partecipazione della Maggioranza degli Alburni, Polla, Magliano Vetere. Molti gli assenti. Tra i relatori l’avvocato Edoardo Polacco, il senatore di Forza Italia Enzo Fasano e l’onorevole Maurizio Gasparri. La proposta dovrà essere sottoscritta e presentata in Parlamento da deputati e senatori.
“La normativa ambientale e costitutiva dei Parchi nazionali e regionali ed in particolare quella del Parco Nazionale CVDA, istituito nel 1995, appare assolutamente obsoleta e non più corrispondente alle reali esigenze ambientali e territoriali- dichiara l’avvocato Polacco, incaricato di apportare le modifiche alla normativa- Appaiono evidenti, dopo 20anni dall’istituzione, le discrepanze normative e soprattutto attuative della stessa. Alle gravi limitazioni dei diritti degli abitanti non hanno mai corrisposto quelle compensazioni e/o incentivazioni previste e le popolazioni residenti hanno dovuto subire solo i gravami istitutivi e burocratici conseguenti alla farraginosità della norma. Basti pensare al divieto assoluto di recinzione di un campo coltivato o di allevamento, recinzione che potrebbe essere rilasciata solo dopo una moltitudine di costosi e lunghissimi adempimenti a carico dell’ agricoltore o allevatore. Occorre sburocratizzare. Una prima proposta è di una autocertificazione per avviare le procedure. Appaiono altre pecche nella norma vigente, sono stati asportati i potere degli Enti locali. Per addensarli tutti nella gestione Parco. I 4 componenti del Consiglio Direttivo dell’Ente non hanno diritto di voto. Questa norma punitiva e anticostituzionale deve essere assolutamente abrogata assegnando nuovamente sovranità ai Comuni dei territori oggetti di perimetrazione del Parco che sono gli unici a conoscere dettagliatamente il proprio territorio. Con la nostra proposta chiediamo anche la presenza di uno dei componenti in Giunta.”

Carmine D’Alessandro, sindaco di Magliano Vetere, nonché presidente del GAL Regeneratio, fa un plauso all’iniziativa dell’Ente montano Alburni e sottolinea come il Parco abbia fagocitato le proprietà private, di quanta sostanziale differenza ci sia tra un comune interamente compreso nel perimetro Parco ed un altro con solo il 5% della superficie, quasi sempre una montagna o un fiume, questi ultimi si ritrovano a gestire a fare e disfare a lori piacimento. Il sindaco propone un tavolo tecnico in cui affrontare altre tematiche, come l’annoso problema dello spopolamento sempre più piaga dei paesi dell’entroterra. “La costa si popola mentre noi periamo”. Altro tema è la fiscalità di vantaggio per le aree interne e spopolate che non possono pagare tasse tanto quanto metropoli e città.
Secondo il senatore Fasano occorre convincere altri rappresentanti del territorio a partecipare, solo con l’unione si arriva al traguardo.
Presente anche l’Associazione i Briganti del Parco che da sempre si batte per una gestione del Parco a favore del territorio e di tutti, non dei pochi e soliti amici.
A concludere l’onorevole Gasparri che invita il presidente della Comunità montana Alburni ad apportare ulteriori modifiche al testo, inserire temi di valore nazionale, fenomeni mondiali- spopolamento, immigrazione- e consegnarla al fine di poterla depositare e presentare.

Il 28 settembre ci sarà Consiglio all’Ente montano, per quella data, conclude Pino Palmieri, si apporteranno le ulteriori modifiche al testo.

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