Il Cilento è una delle aree meno battute dal turismo di massa in Campania, ma offre una ricchezza paesaggistica e culturale sorprendente. Situato a sud della provincia di Salerno, questo territorio rientra in larga parte nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un’area protetta che abbraccia montagne, colline, borghi antichi e una costa che alterna spiagge dorate a falesie rocciose. La sua peculiarità è quella di offrire esperienze autentiche, lontane dai circuiti più affollati, pur conservando un patrimonio storico e ambientale di altissimo livello.
L’accessibilità al Cilento è oggi facilitata dalla rete ferroviaria che collega Napoli e Salerno con alcune delle località principali, come Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri. Per chi arriva in treno, può essere utile utilizzare un servizio di deposito bagagli Napoli Centrale per godersi qualche ora di visita nel capoluogo campano prima di partire, specialmente se il treno verso sud è in tarda mattinata o nel pomeriggio.
Come organizzare un viaggio nel Cilento
Pianificare un viaggio nel Cilento richiede alcune considerazioni preliminari, soprattutto legate alla mobilità. Molte delle località di interesse si trovano lontano dalle principali arterie di comunicazione, e spesso sono raggiungibili solo in auto. È quindi consigliabile noleggiare un veicolo una volta giunti a Salerno o, per chi arriva in treno, direttamente in una delle stazioni cilentane meglio collegate. Questo consente una maggiore libertà negli spostamenti, fondamentale per scoprire borghi collinari e spiagge appartate.
Il periodo migliore per visitare il Cilento è la tarda primavera o l’inizio dell’autunno. I mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre garantiscono temperature miti e una minore affluenza turistica rispetto all’alta stagione estiva. Inoltre, il clima consente sia la balneazione che l’esplorazione dell’entroterra, spesso caratterizzato da sentieri escursionistici poco ombreggiati.
Per quanto riguarda la sistemazione, il Cilento offre una varietà di soluzioni, dalle strutture agrituristiche immerse nella natura fino agli alberghi sul mare nelle località più frequentate come Palinuro, Marina di Camerota e Acciaroli. Le tariffe sono generalmente più contenute rispetto ad altre aree turistiche campane, anche nei mesi estivi.
Le località costiere da non perdere
La costa cilentana si estende da Paestum fino al confine con la Basilicata, e vanta alcune delle acque più pulite d’Italia, premiate ogni anno con la Bandiera Blu. La prima tappa obbligata è Paestum, celebre per il sito archeologico con i templi dorici tra i meglio conservati del mondo. La località balneare adiacente è dotata di ampie spiagge sabbiose e stabilimenti attrezzati.
Proseguendo verso sud, Agropoli rappresenta una base comoda per esplorare la zona. Il centro storico medievale, situato su un promontorio affacciato sul mare, offre un colpo d’occhio suggestivo al tramonto. Più a sud si incontra Acciaroli, borgo marinaro amato da Ernest Hemingway, noto per il suo porticciolo pittoresco e le spiagge dorate.
Palinuro e Marina di Camerota, forse le due località più note della costa cilentana, offrono spiagge di sabbia fine, grotte marine e possibilità di escursioni in barca lungo la costa. Da non perdere la Baia del Buondormire, accessibile via mare, e la Grotta Azzurra, nota per i riflessi turchesi della sua acqua.
L’entroterra cilentano: borghi e percorsi naturalistici
L’anima più autentica del Cilento si rivela nei suoi borghi collinari e nei sentieri che attraversano valli, corsi d’acqua e alture. Castellabate, reso celebre dal film “Benvenuti al Sud”, è uno dei centri storici più ben conservati della regione, con stradine in pietra, scorci sul Tirreno e un’atmosfera sospesa nel tempo.
Più all’interno, nel cuore del Parco Nazionale, si trova Roscigno Vecchia, un paese abbandonato all’inizio del Novecento e oggi visitabile come museo a cielo aperto. È un luogo affascinante per chi è interessato alla storia e alla memoria rurale.
Tra i percorsi naturalistici più apprezzati vi è il Sentiero degli Infreschi, che collega Marina di Camerota a Porto Infreschi. Il cammino, immerso nella macchia mediterranea, costeggia scogliere e piccole calette, offrendo punti panoramici di rara bellezza. È consigliabile affrontarlo con scarpe adatte e acqua a sufficienza, specialmente nei mesi estivi.
Chi ama la montagna può invece spingersi verso gli Alburni o il Monte Cervati, la vetta più alta della Campania. In queste aree si trovano anche grotte carsiche e fenomeni geologici interessanti, come le Gole del Calore presso Felitto.
Gastronomia e prodotti locali
La cucina cilentana è un elemento centrale dell’esperienza di viaggio. Caratterizzata da ingredienti semplici e genuini, riflette i principi della dieta mediterranea studiata da Ancel Keys, che proprio in Cilento condusse gran parte delle sue ricerche. A Pollica è possibile visitare il centro studi a lui dedicato.
Tra i prodotti tipici più rinomati si trovano la mozzarella nella mortella, il cacioricotta di capra, i fichi bianchi del Cilento e l’olio extravergine di oliva DOP. Numerosi agriturismi e ristoranti tradizionali offrono la possibilità di degustare piatti come la “ciambotta” di verdure, le lagane con i ceci e le alici di menaica.
Durante l’estate molti borghi organizzano sagre dedicate ai prodotti locali, che rappresentano un’opportunità unica per assaporare ricette tramandate da generazioni. Anche l’offerta enologica si sta ampliando, con piccole cantine che valorizzano vitigni autoctoni come l’aglianicone.