C’era tanta attesa per l’edizione 2025 della “Festa del pane e della Civiltà Contadina“ di Trentinara e ha fatto tanto scalpore l’annuncio che l’evento, quest’anno, non si farà. A darne notizia è stato, qualche giorno fa, il primo cittadino, Rosario Carione che, in una lettera indirizzata ai cittadini, affissa anche sui muri del comune cilentano, ha parlato di una “sconfitta collettiva“.
“Non avevamo fatto i conti con quello che ci riesce meglio: distruggere”
“Abbiamo atteso sperando che l’amore per il paese prevalesse e che le discussioni lasciassero spazio al buon senso e ad incontri volti a migliorare la qualità della Festa, scriveva Carione – Siamo già in ritardo e il nostro paese non merita approssimazione. Non possiamo rischiare che l’immagine di Trentinara venga lesa, piuttosto dovremmo sempre impegnarci per migliorarla” si legge nel manifesto in cui il sindaco continua: “Non avevamo fatto bene i conti con quello che ci riesce meglio, ovvero distruggere ciò che con fatica, lavoro e sacrificio si è riusciti a costruire e così quest’anno saremo costretti, con grande delusione, a rinunciare alla festa perché sono venuti meno i principi di condivisione, partecipazione, senso di appartenenza, di orgoglio trentinarese che erano alla base della festa stessa e che hanno lasciato spazio solo agli egoismi. E’ necessario rinunciare alla festa per tutelare la comunità, per evitare un DISASTRO”, questa le parole amare del sindaco.
Il messaggio degli organizzatori dell’evento
Alfonso Guazzo e Alfonso Marino, storici organizzatori dell’evento, hanno firmato, dal loro canto, un messaggio pubblicato sulle pagine dell’evento in cui hanno ringraziato tutti per la vicinanza e l’apprezzamento verso la “Festa del Pane” dimostrato negli anni e non hanno mancato di ringraziare l’amministrazione comunale per il sostegno dimostrato sempre: “Speriamo di poter continuare a condividere con voi altri momenti speciali in futuro” hanno fatto sapere lasciando buone speranze per gli anni a venire.