Attualità

Sapri: una “neurotuta” per la piccola Jacqueline

La bambina, di quasi 7 anni, soffre di ritardo psicomotorio causato da PCI. La neurotuta di ultima generazione Exopulse Mollii Suit la sta aiutando a camminare autonomamente

Redazione Infocilento

16 Maggio 2025

Jacqueline

Jacqueline è una bambina che vive a Sapri con i genitori Rosaria e Giulio e tra circa due mesi festeggerà i suoi 7 anni. Sin dal giorno della sua nascita, la bimba ha dovuto affrontare parecchie difficoltà: “Jacqueline ha una PCI (paralisi cerebrale infantile), che si è manifestata durante il suo primo anno di vita” – raccontano i genitori – “È nata prematura, al settimo mese, a causa di una gestosi ed è rimasta in terapia intensiva neonatale per due mesi. Ha avuto un’emorragia cerebrale e ha subito una trasfusione. All’inizio ci dissero di non preoccuparci, ma due mesi dopo il suo ritorno a casa ci siamo accorti che qualcosa non andava”.

La storia di Jacqueline

La diagnosi è arrivata solo qualche mese dopo. Tornata a casa con mamma e papà, Jacqueline comincia infatti a dare segni di un evidente debolezza muscolare. “Aveva gli arti completamente flaccidi, sia gambe che braccia, e non riusciva a tenere dritta la testa” – continuano Rosaria e Giulio – “Di conseguenza, abbiamo cominciato a fare esami, come TAC e risonanze, fino a quando non è arrivata la doccia fredda: diagnosi di ritardo psicomotorio causato da PCI, con ipotonia muscolare e diplegia spastica”.

Negli anni a seguire, la bimba ha manifestato anche un ritardo cognitivo, motivo per cui non è in grado di parlare. Inoltre, la difficoltà a sedersi, a camminare, nel coordinare i movimenti e la spasticità sono solo alcuni dei tanti sintomi che hanno condizionato la vita di Jacqueline che, poco prima di compiere il primo anno di età, ha iniziato a fare fisioterapia.

La Neurotuta

L’anno scorso per Rosaria, Giulio e la piccola Jacqueline si apre una nuova fase: i genitori decidono infatti di provare la Neurotuta Exopulse Mollii Suit, una tuta di ultima generazione che le è stata consegnata nel centro Ottobock.care di Caserta: “Abbiamo iniziato a usare la Mollii a maggio 2024, a giorni alterni, con sedute di un’ora e mezza di stimolazione. Dopo sette mesi di utilizzo, Jacqueline ha iniziato a camminare autonomamente, senza appoggio né aiuto. Ovviamente, non riesce ancora a camminare a lungo, ma è già un traguardo enorme: prima della Mollii riusciva a fare solo pochi passi, sostenuta”.

Come funziona questa particolare tuta? La Neurotuta di Ottobock ha 58 elettrodi integrati che possono stimolare 40 gruppi muscolari principali e può essere utilizzata da bambini e da adulti. La neuromodulazione opera direttamente sui nervi allo scopo di ottenere una risposta fisiologica naturale. Si tratta di un’alterazione dell’attività neurologica ottenuta inviando stimolazioni direttamente all’area deficitaria. Exopulse Mollii Suit mira a ridurre la spasticità, attivare la muscolatura e lenire il dolore cronico dovuti a paralisi cerebrale, sclerosi multipla, ictus, lesioni midollari e altri disturbi neurologici che possono causare questo tipo di sintomi. Alcuni recenti studi ne stanno dimostrando l’efficacia anche per ridurre i sintomi della fibromialgia, come il dolore cronico e l’affaticamento muscolare .

“Il percorso è faticoso e richiede tanto impegno. Nonostante le difficoltà, la neurotuta Mollii ci ha dato una speranza e siamo convinti che con il tempo arriveranno soddisfazioni ancora più grandi”, concludono Rosaria e Giulio. 

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