A pochi metri dal mare, ma senza alcuna possibilità di raggiungerlo. È questa l’incredibile situazione denunciata dai residenti di via Generale Clark, a Salerno, che da tempo si vedono negare l’accesso alla spiaggia a causa della presenza di strutture che impediscono qualsiasi passaggio per oltre un chilometro di costa.
Una vera e propria barriera che trasforma il concetto di “mare a chilometro zero” in una beffa: «In questo caso – afferma il presidente del Codacons Campania, avv. Matteo Marchetti – lo zero equivale a zero possibilità di accesso».
La denuncia del Codacons
Alla luce delle numerose segnalazioni ricevute, il Codacons ha deciso di intervenire formalmente chiedendo l’apertura di almeno tre varchi pubblici che consentano ai cittadini di raggiungere liberamente la spiaggia. L’associazione ha inoltre richiesto l’istituzione di una Commissione Trasparenza per fare chiarezza sulla vicenda e verificare eventuali illegittimità nelle concessioni che limitano il diritto collettivo al mare.
«Abbiamo documentato con foto e video la situazione – prosegue Marchetti – e invieremo tutto alla Capitaneria di Porto per i necessari accertamenti, anche nei confronti dei lidi che operano lungo quel tratto di costa». La questione si inserisce in un contesto giuridico ben più ampio, alla luce delle recenti sentenze del TAR Liguria (n. 183/2025) e del TAR Puglia (n. 268/2025), che hanno ribadito un principio ormai consolidato: la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime è incompatibile con il diritto europeo e, pertanto, deve essere disapplicata.
L’Unione Europea impone infatti che l’assegnazione delle concessioni avvenga tramite gare pubbliche, garantendo trasparenza, imparzialità e concorrenza. Qualsiasi proroga senza bando rappresenta un indebito vantaggio per i concessionari uscenti e una violazione delle regole del mercato interno.
La richiesta
Alla luce di ciò, il Codacons lancia una domanda diretta al Comune di Salerno: Sono state avviate le procedure di gara pubblica per le concessioni demaniali, come previsto dalla normativa europea e in contrasto con la proroga disposta dal D.L. 131/2024?
Nel frattempo, per i cittadini di via Generale Clark, il mare resta una presenza negata. Ma la battaglia per restituirlo alla collettività è appena iniziata.