“Un silenzio assordante ha accompagnato la notizia di ieri circa la decisione della Regione Campania di chiudere il punto nascita di Sapri. Non più attacchi al Governo, non più menzione del Piano di rientro e, cosa più grave, senza nemmeno provare a chiedere la famosa deroga al Governo che era quantomeno un’ opportunità importante per cercare di salvare il punto nascita. Eppure le ultime notizie parlavano dell’impegno di alcuni consiglieri regionali in favore della richiesta di deroga”, a dichiararlo è Giampiero Nuzzo, coordinatore Fratelli D’Italia.
Non averla chiesta smaschera in modo evidente la volontà della Regione che fin da marzo, al di là delle mistificazioni e falsità ascoltate in questi mesi ,aveva deciso la chiusura del punto nascita di Sapri. Il silenzio che ha fatto seguito alla delibera regionale è stato rotto solo dalla dichiarazione di un esponente del M5S che , in modo quantomeno inopportuno e fuori luogo ed unico che ancora lo fa , ripete come un disco rotto il mantra secondo cui la colpa sia del Governo ed annuncia impegno per questa battaglia. Ma lo stesso si sarebbe già dovuto impegnare ,se davvero lo avesse voluto , a chiedere con forza al Presidente della Regione di formulare la richiesta di deroga al Governo . Giusto per completezza di informazione, l’ultima richiesta di deroga il Presidente De Luca la fece proprio al secondo Governo Conte , esponente del partito di cui fa parte il suddetto consigliere regionale , e fu bocciata.
La posizione di Modesto Del Mastro
Tanto tuonò che piovve. Alla fine della fiera, l’ospedale di Sapri perde il suo punto nascita. Lo ha deciso la giunta della Regione Campania che con lo stesso decreto ha chiuso anche altri reparti in altri ospedali come Sessa Aurunca e Piedimonte Matese, ma rimanendo altri aperti. “È una vergogna – dice il consigliere provinciale in quota Fratelli d’Italia Modesto Del Mastro – le promesse, come sempre, si sono rivelate vuote. Nel Cilento non ci si può ammalare e non si può nemmeno nascere. La chiusura dei punti nascita di Sapri e di altri ospedali, e a quei territori va la nostra vicinanza, è l’emblema dell’ormai decennale politica di Vincenzo De Luca e del Pd.
A loro, tra l’altro, si aggiungono anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle che oggi, all’opposizione, con chi amministra la Regione sono diventati grandi amici sia a Napoli che a Roma, ma dimenticano che qualche anno fa gli screzi non sono mancati e a pagare sono stati sempre i cittadini. Come ha detto anche il senatore Antonio Iannone, i pentastellati ignorano che le richieste di proroga della Regione sono state rigettate dell’allora presidente del consiglio Giuseppe Conte, oggi in minoranza e fiero compagno dei dem.
Queste – continua il consigliere – sono però questioni del passato, un ieri che la storia ha già archiviato e che presto archivieranno anche gli elettori, dando un taglio netto con De Luca, i 5 Stelle, la sinistra e tutto ciò che concerne gli ultimi dieci anni. Ancora una volta, sono i cittadini a pagare le scelte di chi non conosce i problemi veri della gente, di chi oggi punta il dito senza sapere che dovrebbero rivolgerlo contro sé stesso, facendo dell’autocritica seria. Dopo aver spogliato Agropoli, è in atto adesso il depauperamento anche di Sapri. La chiusura del punto nascita è un primo passo, ma impediremo con tutte le nostre forze che sia compiuto il disegno che vede la fine della sanità pubblica. Il Cilento – conclude Del Mastro – è stato nuovamente violentato ma adesso basta.
Basta a questi cialtroni della politica che sanno solo accusare non sapendo dove le colpe siano davvero. Quelle persone oggi hanno perduto la maschera, rivelando ciò che effettivamente sono e cioè dei saltimbanchi. La fine della loro politica arriverà e a chi verrà dopo il compito di risanare una sanità allo sfascio, ma questa sarà una priorità. Infine, invito i tanti che oggi parlano a rimanere in silenzio: farebbero una figura migliore”, conclude.