Una mattinata quella di oggi, mercoledì 2 luglio, iniziata all’insegna della delusione si è conclusa con un inatteso segnale positivo sul cantiere del Ponte Caiazzano: i lavori sul viadotto che collega Padula e Sassano sembrano essere finalmente ripartiti. Nonostante l’assenza, nelle prime ore del mattino, degli operai e dei mezzi annunciati dalla Provincia di Salerno, la situazione si è sbloccata nella tarda mattinata, quando sono giunti sul posto alcuni mezzi da lavoro e, soprattutto, la trivella necessaria per completare la realizzazione dei pali di fondazione.
I lavori
Questa volta si tratta di un macchinario di dimensioni maggiori rispetto a quello utilizzato in precedenza, destinato ad operare sul lato Padula dell’opera. Il ponte Caiazzano, che sovrasta il fiume Tanagro e costituisce un collegamento strategico tra i due comuni valdianesi, è chiuso ormai da circa tre anni e mezzo, a seguito dei cedimenti strutturali accertati da una commissione tecnica. Nei giorni scorsi, la Provincia di Salerno — guidata dal presidente Vincenzo Napoli — aveva annunciato, in risposta a un’interrogazione del consigliere provinciale Giuseppe Del Sorbo, la ripresa dei lavori per il 2 luglio. Tuttavia, questa mattina, sul cantiere era presente un solo operaio, che ha dichiarato di essere in attesa dei colleghi, senza sapere con certezza quando sarebbero arrivati.
Rabbia tra i cittadini
L’assenza di attività operative ha suscitato amarezza e malcontento tra i cittadini, alcuni dei quali si erano recati nei pressi del cantiere, speranzosi di assistere a una vera ripartenza dei lavori. La chiusura del ponte ha avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità locale e sull’economia del territorio, penalizzando duramente le attività commerciali della zona.
Incontro pubblico sabato 5 luglio a Padula
Per fare il punto della situazione e chiedere maggiore chiarezza sul futuro dell’opera, l’Associazione “Schierarsi – Piazza Cilento Vallo di Diano” ha organizzato un incontro pubblico per il 5 luglio alle ore 19:00, presso l’auditorium della Parrocchia di Sant’Alfonso a Padula. La speranza, ora, è che questa partenza, seppur incerta, rappresenti davvero l’inizio della fase conclusiva per la riapertura del ponte, attesa da oltre tre anni.